2014-06-17 14:21:00

Giornata contro desertificazione. Onu: rendere la Terra a prova di clima


Si celebra oggi la Giornata mondiale per la lotta alla desertificazione e alla siccità istituita dalle Nazioni Unite nel 1994 per promuovere l’attuazione della Convenzione Onu per la lotta alla desertificazione. “La terra appartiene al futuro – Rendiamola a prova di clima!” è il tema dell’edizione 2014, che mette a fuoco l’impegno per un adattamento basato sull’equilibrio degli ecosistemi per attenuare gli impatti del cambiamento climatico. Marco Guerra ne ha parlato con Ramona Magno, ricercatrice dell’istituto di biometeorologia del Cnr di Firenze:

R. – Desertificazione e cambiamenti climatici sono due fenomeni completamente e strettamente connessi, come lo sono le due Convenzioni delle Nazioni Unite, quella per combattere la desertificazione e quella di lotta ai cambiamenti climatici, e anche le strategie devono andare di pari passo. Quindi bisogna cercare di ridurre i gas serra, che però non è sufficiente, e cominciare a intraprendere delle strategie di adattamento - adattandosi quindi alle nuove condizioni climatiche  che si profilano -  e tornare ad una gestione del territorio più consapevole e più sostenibile. Questo anche per le generazioni future.

D. – Nel Sahel è stata fatta una cintura di verde per fermare l’avanzata del deserto; anche in Cina ci sono progetti simili… E’ questa la via per fermare la desertificazione?

R. – Questa è una delle strategie di reazione all’avanzamento del deserto e quindi all’impoverimento della fertilità del suolo. Però bisogna cercare, comunque, di pensare in maniera diversa e quindi passare a politiche pro-attive: cercare di adottare delle politiche che a monte evitino il depauperamento del nostro suolo.

D. – Nella vita di tutti i giorni, il singolo cittadino come può contribuire?

R. – Innanzitutto cominciando a risparmiare quelle che sono le risorse che diventano sempre meno, come per esempio l’acqua: l’acqua è una risorsa fondamentale e che - come uno degli ultimi Rapporti dell’Ipcc ha sottolineato e ribadito ulteriormente - è una risorsa che va sempre più diminuendo a causa appunto dei cambiamenti climatici che portano a una estremizzazione degli eventi. Sentiamo molto spesso parlare di alluvioni, ma anche dell’aumento di fenomeni di siccità. E questo avviene non solo in zone che già di per sé sono povere di acqua – come appunto la zona saheliana o quelle limitrofe ai deserti – ma anche in Europa. Quindi avremo nel futuro – secondo le stime – un aumento di questi fenomeni siccitosi, sempre più intensi e sempre più prolungati. Quindi cercare di adattare delle strategie di risparmio idrico, adottando noi stessi dei piccoli accorgimenti che ci permettano di non sprecare l’acqua: dal più comune chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti o si fa la doccia, al controllare le tubature dell’acqua, all’utilizzare delle strategie - se per esempio si hanno dei giardini - che portano ad effettuare irrigazioni sempre meno frequenti o a coltivare varietà di piante che sono più tolleranti a periodi secchi.








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