2014-06-16 13:33:00

Naufragio di migranti, in chiesa lettini al posto delle panche


Si piangono le dieci vittime del naufragio di sabato scorso al largo delle coste libiche. Intanto un barcone di 20 metri, con a bordo 315 migranti, è giunto stanotte direttamente al porto di Lampedusa, mentre a Palermo numerose chiese sono state svuotate e al posto delle panche per i fedeli e dell'altare sono stati sistemati lettini per accogliere i profughi provenienti da Ghana, Mali, Nigeria, Gambia. Si parla di emergenza, di necessità di contrasto, di contenimento dei flussi. Giusto usare questi termini? Con noi Maurizio Ambrosini, docente di Sociologia dei Processi migratori all'Università Statale di Milano.

"Ricordiamoci che i profughi nel mondo sono accolti per l'81% dai cosiddetti paesi del terzo mondo, quindi bisognerebbe mantenere il senso delle proporzioni quando si parla di apocalisse. Lode alle strutture ecclesiali e di volontariato che si adoperano per aiutare i migranti. L'Italia va molto bene con i salvataggi in mare ma è indietro e carente sull'accoglienza a terra. Teniamo conto che la Germania accoglie 600mila rifugiati, la Francia è sui 200mila. L'Italia ne accoglie 65mila".

"E' anacronistico - sottolinea Ambrosini - pensare di continuare a gestire a livello nazionale il soccorso sulle coste e l'integrazione successiva dei migranti. Bisogna pensare a un sistema europeo in cui si condividono gli oneri e le persone possano essere libere di scegliere dove progettare il proprio futuro".








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