2014-06-16 17:07:00

Iraq. Kerry: raid aerei un'opzione


In Iraq "l'attacco con i droni potrebbe essere un'opzione". Il segretario di Stato americano John Kerry, durante un'intervista a Yahoo!, non esclude nessuna ipotesi, eccetto quella dei soldati via terra, per fermare l'avanzata dei miliziani jihadisti dello Stato Islamico dell'Iraq e del Levante. Da parte americana c’è la disponibilità anche a discutere con l’Iran. Il servizio di Debora Donnini:

 

La comunità internazionale cerca una soluzione all’avanzata in Iraq degli jihadisti legati ad al Qaeda. Oltre all’ipotesi di raid con droni  o con piloti militari, da parte americana si ventila la possibilità di contatti con l’Iran, che potrebbero avvenire a margine dei colloqui sul nucleare a Vienna questa settimana, confermano fonti americane. Gli Usa hanno anche portato un'altra nave da guerra nel Golfo Persico, con a bordo 550 marine. La Gran Bretagna da parte sua esclude per ora un intervento militare ma potrebbe fornire esperti antiterrorismo. C’è dunque timore per l’avanzata dei ribelli sunniti legati ad al Qaeda. I miliziani hanno invaso nei giorni scorsi le città della valle del Tigri a nord di Baghdad, ma sembra abbiano fermato la loro avanzata nei pressi della capitale. Sembra sia stata presa anche la città di Tal Afar, nel nord-ovest del Paese, strategica perché sulla tratta verso la Siria, anche se fonti di sicurezza irachene smentiscono la notizia mentre parlano di più di 200 jihadisti uccisi in un bombardamento delle forze armate vicino Falluja. La tv di Stato ha riferito inoltre che altri 70 jihadisti sono stati uccisi in un bombardamento a Samarra e 17 in un raid aereo a nord-ovest di Baquba. 








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