2014-06-15 08:50:00

Solennità della Santissima Trinità


La Solennità della Santissima Trinità, che si celebra il 15 giugno, ci propone uno sguardo riconoscente al compimento del mistero della salvezza realizzato dal Padre, per mezzo del Figlio, nello Spirito Santo. Federico Piana ne ha parlato con padre Giovanni Martire Savina, dell’Ordine della Santissima Trinità:

R. – Il Mistero della Santissima Trinità è il Mistero certamente centrale della nostra fede e della vita cristiana: è il Mistero di Dio in se stesso e quindi la sorgente di tutti gli altri Misteri. E’ la luce che ci illumina l’insegnamento fondamentale ed essenziale nella gerarchia della verità di fede. Tutta la storia della salvezza è perciò la storia del rilevarsi di Dio, Vero, Unico Padre, Figlio e Spirito Santo, il quale ci riconcilia ed unisce a sé coloro che sono separati dal peccato, come ci insegna il Catechismo della Chiesa Cattolica. Ma quando noi diciamo Mistero dobbiamo stare molto attenti a non abdicare alla nostra intelligenza, perché il Signore ci ha fatto questo grande dono per utilizzarlo: quindi Mistero non significa in sé rinunciare alla ragione, ma cercare di approfondirlo e conoscerlo sempre di più con la mente, con il cuore, illuminati certamente dalla nostra fede.

D. – Perché un Dio, Uno e Trino?

R. – Dio è Unico, ma non solitario. Io ricordo, tempo fa, una bella espressione di San Giovanni Paolo II: “Dio è una famiglia”. Certamente non è una modalità nella Trinità dell’essere divino, ma sono distinte realmente per le loro relazioni di origine: il Padre che genera il Figlio, che è generato e dallo Spirito Santo che procede. L’unità divina è trina, è una famiglia. Tre persone - come professiamo noi - uguali e distinte.

D. – Perché la Chiesa ha sentito l’esigenza di istituire una solennità in onore della Santissima Trinità?

R. – Penso che l’origine ritorni al tardo Medio Evo: la crescente devozione dei fedeli verso il Mistero di Dio Uno e Trino, spinse Giovanni XXII ad estendere in tutta la Chiesa, nel 1334, la Festa della Santissima Trinità. Parlo della Chiesa latina. E’ da ricordare anche un dettaglio molto bello, che ho incontrato leggendo un po’ la nostra storia trinitaria: i nostri frati trinitari nel 1262 chiesero ad Urbano IV il privilegio, che fu poi concesso, di poter celebrare la Messa in onore della Santissima Trinità. Quindi già il 22 novembre 1262  trinitari celebrano questa Festa della Santissima Trinità. Anche se – come dicevamo – è stata estesa un poco più tardi, nel 1334, a tutta la Chiesa latina.

D. – Come vivere al meglio questa solennità, padre Giovanni?

R. – Io penso che il Mistero della Santissima Trinità non sia soltanto un Mistero da celebrare o da contemplare, ma anche e soprattutto un Mistero da vivere: deve diventare un progetto a tutti i livelli, a livello umano, a livello familiare, a livello sociale. Anni fa, quando noi ci incontrammo con San Giovanni Paolo II, lui ci disse “Dovete essere Epifania della Santissima Trinità”. Dobbiamo essere veramente Epifania a livello personale e familiare, nelle comunità religiosa o nella società, e manifestazione di questo amore, di questa tenerezza di Dio.








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