2014-06-13 14:02:00

Kivu: scontri alla frontiera preoccupano la società civile


La società civile del Nord-Kivu è “molto preoccupata per il deterioramento della situazione della sicurezza nell’Est della Repubblica Democratica del Congo per i nuovi attacchi e incursioni dell’esercito rwandese” afferma un comunicato inviato all’agenzia Fides. Il comunicato denuncia l’occupazione dal parte delle truppe rwandesi della località di Murambi e l’attacco commesso il mattino dell’11 giugno alle postazioni dell’esercito congolese nella località di Kabagana, volto a conquistare una collina in posizione strategica. 

Il presidente della società civile di Nyiragongo è stato catturato dalle truppe rwandesi, aggiunge il comunicato. L’intervento dell’esercito congolese ha permesso di liberarlo ma l’uomo è stato ferito gravemente nei combattimenti. La società civile del Nord Kivu chiede un intervento degli organismi internazionali, Onu in testa, per fermare quella che qualifica come “aggressione rwandese”.

Gli scontri tra i due eserciti sono durati due giorni, l’11 e il 12 giugno. Il Rwanda accusa i militari congolesi di essere entrati sul suo territorio. Un’accusa smentita da Kinshasa che sostiene invece che sono stati i militari di Kigali ad aver provocato gli incidenti invadendo alcune località congolesi. Il Rwanda ha consegnato alla Croce Rossa congolese i corpi di quelli che Kigali afferma essere cinque presunti militari congolesi periti negli scontri all’interno della sua frontiera. (R.P.)








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