2014-06-10 14:48:00

Pil in calo. Confartigianato: in Italia record di tasse rispetto a Ue


Il Pil dell'Italia nel primo trimestre 2014 è diminuito dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% su base annua. A confermarlo e' l'Istat, lasciando immutata la stima di metà maggio. In lieve aumento la spesa delle famiglie.

E sempre secondo l’Istat ad aprile la produzione industriale è tornato a salire, con un aumento dello 0,7% su marzo, quando era risultata negativa. Le imprese però sono ancora in difficoltà. Secondo Confartigianato, che oggi ha tenuto la sua assemblea, gli italiani e le piccole aziende quest'anno pagheranno 25,7 miliardi di tasse in più rispetto alla media dell'Eurozona. Alessandro Guarasci:

L’industria comincia a dare qualche segnale di ripresa. La produzione in un anno ha fatto segnare un +1,6%. Ma i problemi rimangono tutti. Per Confartigianato in Italia si pagano troppe tasse e ancor peggio il groviglio di norme è impressionante. Per effetto del combinato Imu/Tasi/Tari, dice il presidente Giorgio Merletti, i tributi locali sono diventati ingestibili. Dunque bisogna semplificare il sistema.

“Noi abbiamo fatto una proposta, come Confartigianato, che è la compensazione diretta debiti-crediti. Questo sistema commercialmente è usato: non vengano a dire che non lo si può fare! Si dica piuttosto che non lo vogliano fare: e perché non lo vogliono fare? Solo questa operazione butterebbe sul mercato - in breve tempo - qualcosa come 10 miliardi di euro”.

Spesso il vero nemico è il carico burocratico. Nell’ultimo anno, gli oneri fiscali e normativi sono costati 30,9 miliardi, qualcosa come 7.000 euro per ogni impresa. Il ministro per le infrastrutture e Trasporti Maurizio Lupi promette che venerdi in consiglio dei ministri arriveranno misure per la semplificazione fiscale. E’ un imperativo cambiare, dice, ma senza strappi.

“La forza non solo del dialogo ma della rappresentanza della società, che i corpi intermedi rivestono, è una forza che è la caratteristica fondamentale dell’Italia”. 

Un discorso che vale per l’Alitalia. Per Lupi o si cresce o l’alternativa per la compagnia è la chiusura.








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