2014-06-10 13:52:00

Myanmar: appello di pace per le minoranze kachin


La fine della guerra alle minoranze kachin, lo stop alle violenze e agli abusi dei diritti umani, l’avvio di un serio tavolo di negoziato: è quanto chiede un forum di oltre 55 organizzazioni birmane e internazionali, tra le quali “Christian Solidarity International”, a tre anni dalla ripresa dell’offensiva militare lanciata dal governo birmano contro le minoranze etniche kachin nel nord del Paese.

A giugno di tre anni fa, l'esercito birmano ha violato il cessate il fuoco di 17 anni con il “Kachin Independence Army” (KIA) e scatenato una vasta offensiva militare contro il popolo kachin. Dal 9 giugno 2011, oltre 120.000 Kachin sono stati costretti a fuggire dalle loro case e almeno 200 villaggi sono stati distrutti, con il dispiegarsi di una emergenza umanitaria. 

Negli ultimi mesi si sono tenute diverse sessioni di colloqui di pace. Tuttavia l'esercito birmano ha continuato l’offensiva. I militari, notano le associazioni in un documento inviato a Fides, “hanno commesso violazioni dei diritti umani in assoluta impunità. Tra gli abusi più odiosi, ci sono accuse credibili di crimini di guerra e crimini contro l'umanità, che meritano un'indagine immediata: deliberati attacchi contro i civili da parte delle forze militari, stupri e altre forme di violenza sessuale, esecuzioni sommarie, detenzioni arbitrarie, torture e restrizioni alla fornitura di assistenza umanitaria”.  

Nel terzo anniversario dell’offensiva, le organizzazioni firmatarie chiedono al governo della Birmania di cessare immediatamente i suoi attacchi nello stato Kachin, e di rispettare pienamente le leggi internazionali sui diritti umani e umanitari. “Chiediamo la protezione urgente degli sfollati, e l'accesso umanitario senza ostacoli, con il sostegno della comunità internazionale”.

 Si invita inoltre il governo birmano a “fornire il pieno risarcimento a tutti gli sfollati a causa del conflitto, per consentire loro di ricostruire le case, le aziende, le scuole, le cliniche, le aziende agricole”, Infine, “dato il rifiuto del governo della Birmania a indagare e ad agire per porre fine alle violenze, la comunità internazionale dovrebbe istituire un'inchiesta indipendente sugli abusi dei diritti umani contro i kachin”. Le associazioni chiedono a tutti i protagonisti di compiere ogni sforzo necessario per garantire alle minoranze etniche di “vivere in vera libertà e in una pace duratura”. (R.P.)








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