2014-06-09 20:12:00

Condannati i cinque imputati per l'omicidio della Politkovskaia


Sono stati condannati i cinque imputati nel processo per l’omicidio della giornalista Anna Politkovskaia, uccisa nel 2006. Il tribunale di Mosca ha stabilito l’ergastolo per due di loro e per gli altri tre pene detentive. Per molti, però, restano ombre sui mandanti. Il servizio di Debora Donnini:

Anna Politkovskaia viene uccisa nel 2006 davanti alla sua casa a Mosca da un commando. Aveva 48 anni. Celebre per le sue inchieste sulle violazioni dei diritti umani in Russia e in Cecenia, lavorava per la Novaya Gazeta. Le inchieste imboccano quasi subito la pista cecena. Nel terzo processo per l’omicidio sono stati, dunque, condannati all’ergastolo il presunto killer, il ceceno Rustam Makhmudov e il presunto organizzatore, suo zio Gaitukayev.  Pene detentive dai 12 ai 20 anni, invece, per gli altri tre imputati, i fratelli di Rustam, Dzhabrail e Ibragim Makhmudov e l'ex funzionario di polizia di Mosca Serghei Khadzhikurbanov. Stabilito anche un risarcimento danni di cinque milioni di rubli, poco più di 100.000 euro. Non è però soddisfatto della sentenza il figlio della giornalista, Ilià: “non sono stati individuati i mandanti, che è la cosa più importante”, afferma. Ma il portavoce del Comitato investigativo russo, Vladimir Markin dice che verranno prese tutte le misure necessarie per trovare il mandante mentre per la veterana dei diritti umani in Russia, Lydmila Alekseyeva i colpevoli hanno ricevuto la giusta condanna ma il caso non può ritenersi chiuso finche' non verrà punito chi diede l’ordine. 








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