2014-06-07 07:14:00

Rapporto Vodafone: alcuni governi possono accedere alla sua rete


La compagnia telefonica Vodafone rivela: alcuni governi sono in grado di sorvegliare la sua rete, quindi di monitorare le comunicazioni in virtù di un accesso diretto e senza un'autorizzazione apposita. Una dichiarazione che è tornata a riproporre la sicurezza e la privacy delle telefonate. Alessandro Guarasci:

Tutti spiati? Che ci fosse un “Grande Orecchio” in qualche modo lo sapevamo già, ma ora arrivano ulteriori conferme. Vodafone ha  rivelato che una serie di governi, sembra sei, possono accedere alla sua rete senza autorizzazioni. La società tra le maggiori al mondo nel settore delle tlc lo scrive in un rapporto pubblicato ieri e che, spiega Vodafone, è stato stilato per illustrare il delicato equilibrio tra la necessità di garantire la privacy dei clienti e l'obbligo di rispettare le richieste di quei governi, quelle agenzie o autorità che richiedono appunto dati con motivazioni che vanno dalla sicurezza nazionale alla lotta al crimine organizzato. Nei 29 paesi in cui Vodafone è presente e che sono considerati nel rapporto, ciò è possibile in seguito ad un'apposita autorizzazione. L’Italia è in cima alla lista per la presenza delle mafie e della corruzione. Poi appunto ci sono una serie di Stati, ma non se ne conosce il nome, in cui l’accesso alla rete è diretto da parte dei governi. Vodafone ha svelato il meccanismo, ma quante altre compagnie telefoniche sono coinvolte? Per il vicecommissario della Ue Reding “l'accesso ai dati dovrebbe essere sempre regolato da leggi chiare e garanzie giudiziarie”. Per il Garante italiano della Privacy Soro è intollerabile una sorveglianza massiva.








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