2014-06-02 12:42:00

Martinez: grati al Papa, la famiglia carismatica è unita


Allo Stadio Olimpico, la partecipazione di Papa Francesco alla 37.ma Convocazione del Rinnovamento, è stata una grande festa di fede e di gioia  per gli oltre 52 mila partecipanti, arrivati da ogni parte d'Italia . Ascoltiamo alcuni commenti raccolti da Marina Tomarro:

R. – Una grande gioia, un grande entusiasmo che porteremo sicuramente nelle nostre comunità di provenienza. Portiamo non solo e innanzitutto i grandi doni che lo Spirito ci ha fatto, ma anche lo stesso fervore che animò gli Apostoli quando uscirono dal Cenacolo nel giorno di Pentecoste. Il Papa ce l’ha ricordato: dobbiamo stare in questo atteggiamento di uscita missionaria ed è questo che noi portiamo senz’altro nel cuore. Portiamo lui e portiamo tutti i nostri cari a Cristo.

R. – La vicinanza, la semplicità del Papa, proprio la vicinanza di un padre, vicino a noi. E la gioia di averlo incontrato: grandissima!

D. – In che modo si diventa testimoni?

R. – Senza la paura e annunciando Gesù nella nostra vita.

R. – E’ stata una bella esperienza… Quest’anno, ci sono gli esami e porterò un bel messaggio. Ho pregato per tutti i miei compagni, che vada bene.

R. – Il Signore ha cambiato la nostra vita, e siamo qui anche per dirGli grazie e ringraziare il Papa per quello che sta facendo per le famiglie, per i giovani, per le sue parole di speranza. Il Rinnovamento è, secondo me, una forma di espressione viva della Chiesa.

D. – Il Papa ha invitato le comunità a uscire fuori e ad andare a evangelizzare nelle strade. In che modo rispondere a questa sua esortazione?

R. – Non abbiamo da porci neanche la domanda, perché ormai nei nostri Paesi, nelle nostre parrocchie, se non usciamo rimaniamo morti.

R. – Siamo pronti con questa nuova evangelizzazione. Vogliamo veramente farlo ognuno nella propria condizione e situazione: in casa, al lavoro… Questa sarà la nostra nuova evangelizzazione, questo è quello che significa uscire: vivere la fede nella quotidianità.

Lo Stadio Olimpico è gremito anche oggi per la seconda giornata di Convocazione del Rinnovamento dello Spirito Santo, ma tra i presenti è fortissima l'impressione suscitata dalle parole e dai gesti di Papa Francesco, durante l'incontro di ieri. Fabio Colagrande ha raccolto il commento del presidente del Rinnovamento, Salvatore Martinez:

R. – Il Papa consegna al Rinnovamento una missione molto chiara: rispondere alla corrente di grazia che viene dallo Spirito e che inonda la Chiesa e la rinnova attraverso i suoi carismi. Noi vogliamo solo essere ambasciatori di questa grazia, non la possediamo. E naturalmente vogliamo lasciarci possedere ancora di più, se possibile, perché lo Spirito si serva di noi.

D. – Il Papa ha insistito molto sulla necessità di cercare l’unità nel Rinnovamento, perché l’unità viene dallo Spirito Santo...

R. – Certo, quello è un cavallo di battaglia, vorrei dire, di Papa Francesco: che la multiformità, la diversità debba ricondursi all’armonia, alla comunione. Questo è un dettato paolino: la diversità fonda l’unità, non è un problema per l’unità. Il Papa ama dire che lo Spirito Santo, da una parte, sembra creare la babilonia, cioè la molteplicità, e che non sempre è facile armonizzare tutto questo; il problema è quando noi ci sostituiamo a Lui, perché è Lui che suscita la complessità ed è Lui che la riconduce ad unità. E’ una grande lezione per noi, per un movimento che certamente è estremamente diffuso nel mondo, ma non avendo un fondatore necessita evidentemente di un grande dono di comunione al proprio interno. La grazia è di avere avuto qui ospiti, partecipi di questa convocazione, fraternamente uniti, 55 delegazioni del mondo, a significare – come ho voluto promettere al Santo Padre – che la nostra famiglia è unita, riunita intorno a lui e troverà nell’unità un motivo di maggiore credibilità nella Chiesa e nel mondo.








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