2014-06-02 13:30:00

2 giugno: l'omaggio di Napolitano alle Forze Armate


Le Frecce Tricolori hanno tagliato il cielo a chiusura della parata romana del 2 giugno, Festa della Repubblica, quest’anno dal tema “Forze armate, valori e tradizione dalla prima guerra mondiale alla difesa europea”. Il presidente Napolitano, prima della sfilata ai Fori Imperiali, ha deposto la corona d’alloro all’altare della patria ed ha espresso profondo apprezzamento per le Forze armate. Il servizio di Francesca Sabatinelli:

68 anni dal 2 giugno 1946, dal referendum con il quale i cittadini italiani scelsero la repubblica. Un anniversario che quest’anno si incrocia con il centenario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, due date citate dal presidente Napolitano nel suo messaggio alle Forze armate, quando  rivolge il suo pensiero ai militari italiani morti in servizio e rende omaggio al milite ignoto. Quegli stessi Paesi un tempo avversari oggi, si legge nel messaggio del presidente inviato al Capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Binelli Mantelli, sono riuniti sotto la stessa bandiera, tuttavia, per l’Europa “la pace non è un bene definitivamente acquisito”.

E Napolitano ricorda “i gravi focolai di tensione a ridosso dei confini dell’Unione”. Di qui il riconoscimento del ruolo degli strumenti militari dei Paesi democratici e l’omaggio del presidente alle Forze armate che “meritano il profondo apprezzamento del Paese per la professionalità”. Con il presidente Napolitano, alla parata del Fori, i presidenti di Senato e Camera, Grasso e Boldrini, il premier Renzi e alcuni membri del governo. La parata è stata chiusa dal ritorno delle Frecce Tricolori, il cui volo fu sospeso lo scorso anno in nome della sobrietà che quest’anno ha condotto allo stop dei mezzi pesanti. Ciononostante, però, non è mancata la polemica sui costi di questo 2 giugno, valutati dalla Difesa in 1,9 milioni di euro, 400 mila in più dello scorso anno.  








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