2014-06-01 20:01:00

Renzi: a giugno le riforme. Napolitano: ora Italia parla a voce alta


In Italia c'è “la necessità di forti cambiamenti”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio televisivo in occasione del 2 giugno nel quale sollecita confronto civile in Parlamento sulle riforme strutturali. Intanto c’è attesa per la pubblicazione domani pomeriggio delle raccomandazioni della Commissione europea agli stati dell’Eurozona su riforme e politiche di bilancio. Servizio di Giampiero Guadagni:

Giudizio positivo sulle riforme ma anche richiesta di una manovra correttiva da 4 miliardi. Dovrebbe essere questa, secondo quanto trapela da Bruxelles, la valutazione della Commissione europea sull’attuale situazione economica italiana. Renzi non mostra preoccupazione. Piuttosto, in vista della presidenza italiana dell’Unione che parte esattamente tra un mese, ribadisce che giugno sarà un mese decisivo per le riforme. La prossima settimana, spiega il premier, riparte la discussione sul Senato. Spazio poi alla legge elettorale e ai provvedimenti su lavoro, fisco, giustizia e pubblica amministrazione. Entro luglio, poi, il provvedimento “sblocca-Italia”, che riguarderà investimenti fermi da decenni. Renzi infine, boccia lo sciopero Rai contro i tagli definendolo umiliante per le famiglie che tirano la cinghia. Allo sciopero potrebbe aderire il Movimento 5 Stelle, che intanto boccia l’accordo europeo con i Verdi e rilancia quello con il leader Ukip Farage. E l’esito delle ultime elezioni è spunto per il capo dello Stato Napolitano per dire, in occasione della festa della Repubblica di domani, che l’Italia ora "può parlare a voce alta in Europa e contribuire a cambiarne le istituzioni e le politiche”. 








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