2014-05-29 16:05:00

Squinzi al governo: riforme per lavoro e competitività


Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi chiede riforme al governo Renzi per rilanciare il lavoro e la competitività. Il leader degli industriali ha parlato all’assemblea dell’organizzazione a Roma e ribadito che l’Europa non può essere solo austerità e rigore. Alessandro Guarasci

Giorgio Squinzi, almeno pubblicamente, dimostra di avere fiducia in Renzi. Il premier ha ora un mandato che "testimonia la voglia di cambiamento che c'è nel Paese”. Ma bisogna uscire dalla fase di stanchezza che l’Italia attraversa da una ventina di anni, in cui ai progetti non sono seguiti i fatti. Dunque per Squinzi servono riforme per superare la crisi:

“La superermo solo se sapremo, in un momento delicato della nostra storia come questo, ricongiungere gli impegni presi con la loro realizzazione concreta. E’ arrivato il momento di costruire un’Italia nuova!”

Ne consegue che bisogna abbassare le tasse, sburocratizzare lo Stato, rafforzare  la competitività, rilanciare il lavoro. Ma il presidente di Confindustria chiede uno sforzo di rinnovamento anche ai sindacati, rilanciando la contrattazione aziendale. In platea non c’è Renzi ma il ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi, che dice come l’obiettivo del governo sia incentivare ad assumere:

“Da questa prospettiva ci siamo mossi per modificare in meglio la Legge Fornero, e in questa prospettiva ci muoveremo per riformare il mercato del lavoro”.

E’ un chiaro-scuro il commento dei sindacati. Luigi Angeletti, segretario generale della Uil:

“Le troppe leggi, i troppi regolamenti, in Italia, sono criminogeni. Ci sono ovviamente cose che non condividiamo e ne cito una che agli occhi della stragrande maggioranza sembra innocua, cioè quella di prevedere gli sgravi fiscali anche per i salari dati unilateralmente dalle imprese”.

Dall’associazione delle banche l’impegno a dare più credito








All the contents on this site are copyrighted ©.