2014-05-29 14:43:00

Jorge Milia, allievo del Papa: "Bergoglio, un prof innamorato di Cristo"


"Il bello di Bergoglio è che non esistevano mai porte chiuse. Ricercare, curiosare, queste erano le parole d'ordine". Lo scrittore e giornalista argentino Jorge MIlia, allievo negli anni '60 dell'allora professore Bergoglio al collegio dell'Immacolata di Santa Fe in Argentina, ricorda il suo 'prof' chiamato "carucha", "faccia di bimbo", per i suoi 27 anni che "non dimostrava fisicamente".  

"Di fronte allo spirito di ribellione adolescenziale, il giovane Bergoglio accetta la sfida educativa come impegno personale, con il quale spera di rivelare il lato migliore dei suoi allievi". Renderli testimoni di Fede. Come? "Spiegando in modo dettagliato quello che Cristo ha fatto per gli uomini, è riuscito a raggiungere il cuore degli studenti", spiega Milia.

Grazie a lui i ragazzi, che lo stimavano nel profondo perchè "capace di orientare i loro comportamenti, dimostrandosi sempre molto chiaro con chi era alla ricerca di una risposta", hanno conosciuto, tra gli altri, i film di Ingmar Bergman, i libri di Albert Camus. 

"Colto e umanissimo, dotato di grande ironia, afferma il giornalista Jorge Milia, oggi amico del Papa, già da giovane professore dimostrava la sua profonda umiltà, la devozione verso il prossimo, l'attenzione all'ascolto e la gioia di trasmettere il messaggio cristiano". 








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