2014-05-27 13:57:00

La grande musica da camera con Janine Jansen and friends


Il tempo musicale contro lo scorrere delle lancette degli orologi: il Quintetto per archi in Do Maggiore di Franz Schubert e Verklaerte Nacht di Arnold Schoenberg. Due capolavori, parola di Janine Jansen. La violinista olandese è protagonista della puntata di martedì 3 giugno di Musica da camera, insieme con alcuni dei musicisti suoi amici: Boris Brovtsyn al violino, Amihai Grosz e Maxim Rysanov alla viola, Torleif Thedéen e Jens Peter Maintz al violoncello.

Se la cameristica è il cuore della musica, il Quintetto D956 di Schubert è il cuore della cameristica. Il compositore morì poche settimane dopo aver composto il Quintetto (era il 1828) ed è anche per questo che il brano può essere considerato un vero e proprio testamento spirituale. Vi troviamo il Romanticismo più profondo, una concezione ciclica del tempo e un uso dell'armonia, con la contrapposizione di tonalità maggiori e minori, che rendono questo capolavoro un'anticipazione di tutto quello che avverrà nella successiva storia della musica.

Verklaerte Nacht, in italiano Notte trasfigurata, di Schoenberg è ispirata a una celebre poesia di Richard Dehmel. Un uomo, una donna e la natura personificata dal bosco che li accoglie e dalla luna che li guarda. Sono questi i personaggi che si muovono all’interno dei versi come della musica. Il Novecento cancella le certezze del secolo precedente. Il linguaggio di Schoenberg sta per prendere una strada di non ritorno, anche se qui si fa apprezzare proprio per il gioco di sfilacciamento delle corde che lo legano alla musica romantica.

Come si avrà modo di ascoltare, l’esecuzione dei due brani è estremamente intensa. Del resto la Jansen è particolarmente interessata alla musica da camera, che segue con altrettanto interesse della carriera solistica. E’ anche fondatrice e curatrice dell’International Chamber Music Festival di Utrecht

Il programma di Musica da camera va in onda tutti i martedì alle 21.30. E' curato da Marco Di Battista. In studio Raffaella Castelli








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