2014-05-26 13:03:00

Sudan, le chiese cristiane chiedono il rilascio di Meriam


In una dichiarazione congiunta, le Chiese in Sudan deplorano la condanna a morte inflitta a Meriam Yehya Ibrahim, una donna all’ottavo mese di gravidanza, accusata di apostasia. Padre Butros Trille Kuku, vicesegretario generale della Conferenza episcopale del Sudan, ha dichiarato chiede alle autorità di Khartoum di rivedere la sentenza e di rilasciare la donna. Il marito della donna – rende noto l’agenzia Fides – ha ricordato che Meriam è nata da padre musulmano sudanese e da una madre etiopica cristiana ortodossa. Il padre ha abbandonato la famiglia quando Meriam aveva sei anni. La madre le ha trasmesso la fede cristiana. Ma secondo le autorità sudanesi, la donna non solo è apostata. E’ anche adultera, perché una musulmana non può sposare un non musulmano. Il suo matrimonio, secondo la Sharia, è da considerare nullo. (A.L.)








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