2014-05-26 15:34:00

Scalabriniani, tavola rotonda su cultura dell'incontro e migranti


“La complessa accoglienza dello straniero”. Questo il tema della Tavola rotonda, ospitata sabato scorso dal Centro Scalabriniano di Via Dandolo a Roma, nell’ambito della Settimana della Comunicazione, iniziativa nazionale della famiglia Paolina, appena cominciata, con numerose iniziative, convegni, concerti in varie parti d’Italia sul tema scelto da Papa Francesco per la prossima Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali "Comunicazione al servizio di un'autentica cultura dell'incontro". Moderati da Roberta Gisotti, giornalista di Radio Vaticana, i relatori hanno spaziato sui vari aspetti del fenomeno migratorio. P. Innocenzo Cardellini, ordinario di esegesi dell'Antico Testamento alla Pontificia Università Laternanense, ha ripercorso le pratiche di apertura e accoglienza dello straniero dalle radici millenarie, evidenziando al contempo la costante preconcetta valutazione negativa del ‘diverso’ nei testi letterari. Arianna Montanari, ordinario di sociologia dei Fenomeni Politici presso La Sapienza di Roma, ha sottolineato l'intreccio di comunicazione e manipolazione ed il ruolo giocato dagli stereotipi e pregiudizi nella formazione del pensiero singolo e collettivo. Lo straniero - ha sottolineato - obbliga comunque a confrontarsi, ad aprirsi, a rivedere le proprie convinzioni e la propria visione della realtà. Quindi Paola di Lazzaro, esperta dell'Ufficio nazionale antidiscriminazione (Unar), ha portato l'attenzione sulle cosiddette seconde generazioni di migranti, italiani a tutti gli effetti, la cui identità resta sospesa a causa del vigente sistema legislativo. Ultimi interventi della mattinata, quelli del senatore Luigi Manconi e della sociologa Valentina Brinis coautori del volume "Accogliamoli tutti". Nel titolo, una soluzione utile e produttiva non solo per gli immigrati ma soprattutto per gli italiani. Il ricordo è tornato a Lampedusa, a quel tragico 3 ottobre 2013, quando ancora una volta si è reso palese lo scarto tra i ‘sommersi’ i morti e i ‘salvati’ i clandestini, ha ricordato Manconi citando Primo Levi. Tutti i relatori hanno poi rimarcato che gran parte dell'attuale miope gestione del fenomeno migratorio risiede nella mancanza di memoria storica da parte degli italiani di quanto vissuto da decine di milioni di connazionali migranti nei secoli passati. La Tavola Rotonda 2014, seconda edizione dopo quella del 2013 dedicata a "New Media e migrazioni", è stata promossa dal lavoro sinergico dello Cser, Centro studi emigrazione di Roma, con oltre 50 anni di vita e di ricerca nel settore, dal Simi, Istituto di formazione universitaria sui temi migratori incorporato alla Pontifica Università Urbaniana, dal neonato UCoS, Ufficio di Comunicazione degli Scalabriniani e dalla Famiglia Paolina. ( A cura di Gabriele Beltrami)








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