2014-05-25 12:40:00

Messa ad Amman. Il Papa: necessari gesti di umiltà per la pace


Una celebrazione eucaristica nello stadio di Amman, di fronte a più di trentamila persone, non solo di fede cristiana, è stato il momento centrale della giornata trascorsa da Francesco nella capitale giordana. Nella prima tappa del suo pellegrinaggio in Terra Santa, il vescovo di Roma ha invocato lo Spirito Santo chiedendogli di preparare la strada della pace e dell’unità. Da Amman, il servizio del nostro inviato Fabio Colagrande:

Alle spalle dell’altare, al centro dello stadio, le immagini dei due papi appena canonizzati e un rosario colorato composto da palloncini che si alza nel cielo. Comincia così ad Amman la prima Messa celebrata da Francesco in Terra Santa. Una liturgia gioiosa e colorata, preceduta e seguita da un bagno di folla a bordo di una jeep e punteggiata da suggestivi canti in arabo. Un evento religioso atteso da tutto il Paese a cui hanno partecipato più di trentamila fedeli, non solo cristiani, tra i quali molti rifugiati e 1.200 bambini che hanno ricevuto la prima comunione. Nell’omelia, dedicata alla pace, il Papa commenta la promessa di Gesù agli apostoli di inviare lo Spirito Santo e la discesa dello Spirito sul Figlio di Dio al momento del suo Battesimo, qui sulle rive del Giordano. Lo Spirito, ha detto il Papa, compie tre azioni: prepara, unge e invia. Prepara Gesù, fin da quando è nel grembo di Maria, alla sua missione di salvezza. Unge Gesù e i suoi discepoli perché favoriscano la pace e la comunione:

"Con l’unzione dello Spirito, la nostra umanità viene segnata dalla santità di Gesù Cristo e ci rende capaci di amare i fratelli con lo stesso amore con cui Dio ci ama. Pertanto, è necessario porre gesti di umiltà, di fratellanza, di perdono, di riconciliazione. Questi gesti sono premessa e condizione per una pace vera, solida e duratura".

Lo Spirito genera armonia e costruisce la pace nei contesti più diversi. E infine, lo Spirito invia. E noi, come Gesù, siamo inviati come messaggeri di pace. “Quanto bisogno ha il mondo di noi come messaggeri di pace!” ha affermato Francesco. E poi, riprendendo le parole del suo Messaggio natalizio ha aggiunto:

La pace non si può comperare, non si vende. La pace è un dono da ricercare pazientemente e costruire 'artigianalmente' mediante piccoli e grandi gesti che coinvolgono la nostra vita quotidiana. Il cammino della pace si consolida se riconosciamo che tutti abbiamo lo stesso sangue e facciamo parte del genere umano; se non dimentichiamo di avere un unico Padre nel cielo e di essere tutti suoi figli, fatti a sua immagine e somiglianza".

Lo Spirito, ha concluso Francesco pregando dal cuore del Medio Oriente, ci invii con umiltà e mitezza nei sentieri della ricerca della pace.








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