2014-05-25 17:14:00

Incontro ecumenico a Gerusalemme: la speranza del sepolcro vuoto


"Non possiamo negare le divisioni che ancora esistono tra cattolici e ortodossi ma a 50 anni dall'abbraccio di Paolo VI con Atenagora dobbiamo riconoscere che è stato possibile fare passi in avanti nel dialogo verso l'unità dei cristiani grazie all'aiuto dello Spirito Santo". Per Riccardo Burigana, direttore del Centro Studi per l'Ecumenismo, "lo Spirito Santo, in questi anni, ha soffiato molto di più di quanto ci siamo accorti".

"Più volte il Papa ha sottolineato come il popolo di Dio sappia cogliere elementi di novità quando ancora sono in divenire". "Abbandonarsi allo Spirito Santo , come ricordano Francesco e Bartolomeo, vuol dire pregare quotidianamente per l'unità della Chiesa e questo vuol dire, spiega ancora Burigana, farsi umili e obbedienti alla parola di Dio per costruire unità". "Sono in tanti, tuttavia, che vedono questo percorso comune dei cristiani come una preoccupazione. Perchè quando i cristiani, nella storia, hanno parlato con una sola voce le cose sono cambiate e il mondo ha dovuto ascoltare la parola di Dio, che è Parola di pace e giustizia". 








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