2014-05-22 20:02:00

Golpe militare in Thailandia


Nuovo colpo di stato militare in Thailandia, il 12.esimo dal 1932 a oggi nel Paese. E’ stato il capo dell’esercito a darne l’annuncio alla televisione poco dopo le ore 12 in Italia. Poco dopo la proclamazione, tutti i principali leader politici sia di maggioranza sia di opposizione, sono stati condotti in una base delle forze armate. Il segretario dell’ONU, Ban Ki-moon si e' detto "seriamente preoccupato" e ha lanciato un appello per un ritorno ad un "governo di civili"  , mentre l'Ue ha esortato Bangkok "a svolgere elezioni credibili e inclusive nel piu' breve tempo necessario". Stefano Vecchia:

Dopo la sorpresa dell'annuncio inatteso del colpo di stato nel pomeriggio, la Thailandia si è inoltrata nella prima notte sotto coprifuoco. Delegittimato il governo, a cui è stato ordinato entro domani di consegnarsi alle autorità, sospesa la costituzione - compilata dopo il precedente golpe del settembre 2006 - bloccata ogni trasmissione radiofonica e televisiva se non per annunci dei portavoce militari alternati e immagini di repertorio e musica patriottica, dispersi i due imponenti raduni contrapposti di filo e anti-governativi nella capitale senza reazioni, le forze armate sembrano saldamente alla guida. Gravi disagi per milioni di abitanti della capitale che per ore hanno cercato di rientrare a casa dai luoghi di lavoro chiusi anticipatamente, causa il coprifuoco imposto dalle 22 di questa sera alle 5 di domattina, per tempo indefinito. Chiuse tutte le scuole fino a domenica.

Nelle ultime ore sono emerse notizie di movimenti di truppe non solo nella capitale, ma soprattutto in città dell'Est e del Nord del paese, roccaforti dei partiti e dei movimenti che sostengono il governo, il cui rifiuto di abbandonare il potere per consentire la nascita di un nuovo esecutivo di sola nomina e un processo riformista, ha oggi pomeriggio acceso la reazione militare. Non preventivata, pare, ma che il generale Prayuth Chan-ocha, comandante dell'esercito ha indicato di avere preso per pacificare il paese e farlo uscire dallo stallo in cui si trova da mesi.

Prima notte sotto custodia per i leader  dei maggiori partiti di governo e dell'opposizione - il Puea Thai e quello Democratico - dei capi del movimento anti-governativo e di quello fedele all'esecutivo, tutti arrestati durante un incontro con i vertici militari poco prima della svolta autoritaria.

Per la Radio Vaticana, da Bangkok, Stefano Vecchia

 








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