L' allarme lanciato da Salvatore Pagliuca, presidente nazionale di Unitalsi, è grave, da non prendere sottogamba: "Da quando la SNCF, società francese che gestisce il comparto ferroviario, ha deciso di sopprimere quasi del tutto i treni destinati ai pellegrini di Lourdes, è diminuito notevolmente il numero di malati e disabili che si recano al Santuario, sopratrutto quelli provenienti da Francia, Germania e Spagna".
Dietro questa scelta, la volontà di favorire lo sviluppo dell'Alta velocità, tendenza che si sta diffondendo in tutta Europa, Italia compresa:"E' il business che prevale su un trasporto più di carattere sociale- denuncia Pagliuca-. E' vero che i nostri treni rallentano l'Alta Velocità, però senza di essi saremmo costretti a non poter accompagnare questi nostri fratelli più sfortunati di noi".
Certamente, la mobilità alternativa non sarebbe una soluzione: basti pensare che, se si utilizzassero aerei e pullman in sostituzione dei vagoni medici attrezzati, si potrebbe trasportare solo la metà dei malati e dei disabili che oggi si reca a Lourdes.
"L'unico modo per risolvere questo grave problema- spiega ancora il presidente di Unitalsi- è mettere in atto una sinergia tra le associazioni di pellegrini e le società ferroviarie, per esempio come stiamo facendo in questi mesi con Trenitalia. L'obiettivo è quello di ottenere un parco treni destinato ai pellegrini che ci permetta di raggiungere la destinazione con tutta tranquillità ed in sicurezza".
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