2014-05-20 19:55:00

Ucraina, le truppe russe si ritirano dalle zone di confine


Il Parlamento ucraino approva un memorandum di pace per ripristinare la legge, l’ordine e la sicurezza nell’Ucraina sudorientale. Intanto la Russia ritira le sue truppe dalle zone di confine dell’Ucraina, cosi come ordinato ieri da Putin, ma Kiev non  conferma. Tra tensioni e timori di brogli e boicottaggi si avvicina la data delle elezioni presidenziali del 25 maggio. Il servizio di Roberta Gisotti

Un “memorandum di pace e reciproca comprensione”: 252 i voti a favore arrivati stasera nel Parlamento di Kiev, astenuti i comunisti e il partito nazionalista Svoboda. L’intesa punta a fermare il bagno di sangue, assicurando alla giustizia i responsabili delle uccisioni di civili durante le proteste di massa, a far rientrare subito i soldati coinvolti nell’operazione anti-terrorista nell’Ucraina sudorientale, ad avviare riforme costituzionali che garantiscano più autonomia alle regioni e tutelino lo status della lingua russa. Ed un primo riscontro positivo è arrivato dagli insorti. Intanto Mosca, a scongiurare l’ipotesi di un’invasione dell’Ucraina – paventata anche da Usa e Nato - ha ritirato le sue truppe dal confine; Kiev non ha confermato sebbene la guardia di frontiera ucraina abbia constatato il ripiegamento nel raggio di almeno di 10 km. Dal canto loro i separatisti filorussi delle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk hanno occupato oggi 11 delle 34 commissioni elettorali distrettuali, con l’obiettivo di impedire il voto del 25 maggio. Ma è guerra aperta tra i ribelli filorussi e l’oligarca Akhmetov, l’uomo più ricco d’Ucraina che controlla buona parte dell’economia nelle due regione secessioniste orientali e che in un primo tempo sembrava appoggiare la rivolta fin quando non ha invitato i suoi operai a fermarli e i separatisti hanno deciso di nazionalizzare le sue proprietà, in contrasto con il ministro dell’energia Granosvski che si è dimesso stasera. Tra tensioni interne ed esterne al Paese si guarda dunque con preoccupazione alle elezioni e per garantirne la correttezza sono in arrivo in Ucraina un migliaio di osservatori dell’Osce.

 

 

 

 








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