2014-05-20 07:59:00

Thailandia è legge marziale. Chiusi dieci canali televisivi


Legge marziale in Thailandia: proclamata – viene spiegato dai militari - per mettere fine all'incertezza e alle violenze. Le forze armate negano il colpo di Stato e confermano la costituzione ma prendono il pieno controllo del Paese, a parte l'ordinaria amministrazione che resta in mano a un governo assediato che rifiuta le dimissioni. Prime reazioni internazionali che chiamano a una legge marziale di breve applicazione e senza abusi. Convocato nel pomeriggio dai militari un grande vertice di tutte le forze sociali. Da Bangkok Stefano Vecchia:

Nessun intento golpista ma volontà di ristabilire legalità e sicurezza dei cittadini. Con questi presupposti, dalle tre di questa mattina, le dieci di ieri sera in Italia, le forze armate thailandesi hanno imposto la legge marziale su tutto il Paese, prendendo posizione nei punti nevralgici della capitale e altrove. Un provvedimento che non si vedeva dal settembre 2006, quando un golpe costrinse alle dimissioni il governo allora guidato da Thaksin Shnawatra

Sotto il controllo dei militari è stato creato un Centro di comando per il mantenimento della pace, ovvero una struttura di gestione della crisi, chiudendo l'esperienza di un simile organismo di nomina governativa che non era stato capace di fermare le continue violenze.

Al momento resta al suo posto il governo, che da dicembre è ad interim e da due settimane anche dimezzato dalla decisione della Corte costituzionale che ha dimissionato premier e nove ministri accusati di abuso di potere. Restano anche i due grandi concentramenti di filo e anti-governativi presenti nella capitale.

Il primo, guidato da gruppi della società civile, di orientamento nazionalista e filo monarchico, che da sette mesi premono per la fine del governo e la nascita di un esecutivo non eletto che guidi a riforme e a un successivo voto; il secondo, organizzato dal movimento delle Camicie Rosse, fedele al governo ma anche alla famiglia Shinawatra che su di esso ha il controllo,

Questa mattina Bangkok ha visto grossi problemi di traffico e di congestione delle linee di trasporto pubblico ma non ripercussioni particolari dalla presenza di uomini in divisa nelle strade, posti di blocco e bunker improvvisati.

Imposta la censura sugli organi d'informazione e presidiate dai militari sedi di emittenti radio e televisive, diverse reti hanno dovuto sospendere le trasmissioni. I militari hanno chiesto colloqui con varie parti sociali, ma al momento non con il governo, la cui sorte è sospesa a un filo








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