2014-05-20 12:42:00

Il card. Bagnasco all'assemblea Cei: "Il Papa ci ha presi per mano"


Una politica europea per l’immigrazione, più investimenti e misure fiscali per rilanciare l’occupazione, l’avvio di politiche che esprimano un sì convinto alla “famiglia senza surrogati” e la dura condanna del gioco d’azzardo. Questi i temi toccati dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, questa mattina alla 66.ma assemblea generale dei vescovi italiani. Dal porporato la preghiera per il viaggio che il Papa si appresta a compiere in Medio Oriente e il ringraziamento al Santo Padre per le parole con cui ha aperto i lavori della riunione. Il servizio di Paolo Ondarza:

“Il Papa ci ha presi per mano, valorizzando il cammino compiuto e additando modalità con cui proseguire”. E’ con queste parole di gratitudine che il card. Bagnasco ricorda ai vescovi italiani l’apertura da parte del Santo Padre della loro assemblea generale. Il presidente della Cei passa in rassegna i luoghi nei quali il Pontefice ha indicato come significativa e necessaria la presenza della Chiesa. In primis la realtà dei migranti: di fronte alle tragedie del mare - dice il porporato - “non basta l’indignazione occasionale”. “Se l’Europa vuole presentarsi come casa comune non può tirarsi indietro”. Lo sguardo del cardinale Bagnasco va quindi ai tanti drammi  in ogni angolo della Terra, alla persecuzione “indisturbata” dei cristiani, a quella scienza che progredisce non sempre di pari passo con la coscienza.   

Di fronte al perdurare di una crisi economica che sta “congelando un’intera generazione e desertificando la società dei giovani - prosegue il card. Bagnasco -  chiediamo a chi ne ha la possibilità di tornare subito a investire con coraggio” e misure "efficaci e veloci" di agevolazioni fiscali soprattutto a quegli imprenditori "disposti a coinvolgersi per creare lavoro".

Centrale anche il tema della famiglia. La Chiesa italiana chiede con fermezza alle autorità responsabili di “avviare politiche che esprimano un sì convinto alla famiglia senza surrogati e politiche attente a rendere meno difficile e gravosa la formazione, la generazione e l'educazione dei figli, specie se malati, la cura e l'assistenza degli anziani". “La famiglia, fondata sul matrimonio - prosegue il porporato - non sia messa sotto scacco da una cultura insistente e monocorde che pretende di 'ridefinire' il volto stesso dell'amore “. “Snaturare la famiglia significa scendere nel più profondo fino a toccare le corde dell'umano e sciogliere le persone dentro rapporti liquidi e insicuri".

Necessaria una collaborazione attorno ad un progetto educativo condiviso tra  famiglia, scuola e chiesa. Forte la denuncia del card. Bagnasco della “piaga del gioco  d'azzardo che in termini di risorse, consuma molto di più di quanto porti alle casse dello Stato" .








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