Violenze anticistiane: 241 casi registrati in Europa nel 2013
Sono 133 i casi di vandalismo contro luoghi cristiani avvenuti in 11 Paesi europei.
Lo afferma il Rapporto 2013 redatto dall'Osservatorio sull'intolleranza e la discriminazione
contro i cristiani in Europa, che in totale ha registrato 241 casi di intolleranza
contro i cristiani nel diritto e nella politica, nelle arti e nei mass media. Durante
gli ultimi anni – spiega la Fides – l'Osservatorio ha censito “una enorme quantità
di casi di vandalismo contro siti cristiani e luoghi di culto”, anche se è impossibile
una analisi comparativa in quanto i governi europei in genere non separano i dati
per quanto riguarda il cristianesimo. Secondo il Rapporto 2013, appena pubblicato
dall’Osservatorio, di cui è stata inviata comunicazione all’Agenzia Fides, “i dati
limitati che esistono indicano che gli incidenti collegati all’odio contro i cristiani
in Europa sono in aumento”. L’intolleranza contro i cristiani nel diritto e nella
politica – si legge nel testo – si verifica soprattutto per quanto riguarda le limitazioni
all’obiezione di coscienza, alla libertà di parola, alle politiche di parità discriminatorie,
alla limitazione dei diritti dei genitori in materia di educazione sessuale, nonché
alla libertà di riunione. Il Rapporto ha censito 41 leggi in 14 Stati europei che
ostacolano per i cristiani la libera manifestazione della fede. Le espressioni artistiche
e la vasta articolazione dei mass media, nonché i social media, stanno diventando
un nuovo terreno di intolleranza contro i cristiani: l'Osservatorio ha registrato
15 casi in 6 Paesi nel 2013. “Il rispetto è un concetto chiave per la comprensione
dei diritti umani in generale e in particolare per la libertà di religione o di credo”
osserva il Rapporto, mentre il dott. Gudrun Kugler, direttore dell'Osservatorio, spiega:
“La società sempre più secolarizzata in Europa ha sempre meno spazio per il cristianesimo.
Alcuni governi e protagonisti della società civile cercano di escludere invece di
accogliere. Sono innumerevoli i casi di intolleranza contro i cristiani che ci vengono
segnalati. Attraverso la ricerca, la documentazione e la pubblicazione di questi casi,
speriamo di creare una consapevolezza, che è un primo passo verso un rimedio”. (A.D.C.)