2014-05-16 08:45:08

Ucraina: Mosca minaccia di tagliare il gas. Usa e Ue: nuove sanzioni alla Russia


Sempre più duro il confronto in Ucraina tra esercito e separatisti filorussi, che operano nell’est del Paese. Rapito un alto ufficiale ucraino. Intanto Mosca torna a minacciare Kiev e, indirettamente, l’Europa di tagliare le forniture di gas. Per Ue e Usa probabili nuove sanzioni alla Russia. Sentiamo Giancarlo La Vella:RealAudioMP3

Nuovo ultimatum energetico di Putin, che in una lettera ai Paesi europei importatori di gas russo attraverso l’Ucraina, si è lamentato del silenzio di Bruxelles sul debito di 3 miliardi e mezzo di dollari di Kiev. Dal 1°giugno – ha ammonito il capo del Cremlino – le forniture per l’Ucraina saranno limitate a quelle pagate in anticipo. Il rischio di interruzioni anche del flusso destinato all'Europa è forte. E la presa di posizione russa arriva proprio quando Stati Uniti e Unione Europea hanno parlato della possibilità di nuove sanzioni contro la Russia, da far scattare nel caso in cui Mosca ostacoli lo svolgimento delle elezioni presidenziali ucraine del prossimo 25 maggio. Intanto, sul terreno situazione appare veramente complicata. Ormai confermato il sequestro a Donetsk del colonnello Iuri Lebed, comandante delle truppe in Ucraina orientale e di otto reparti della Guardia Nazionale. A Krasni Luch, nella regione di Lugansk, un gruppo armato si è impossessato della sede amministrativa della compagnia carbonifera statale, che conta sette miniere e 9000 dipendenti.


E sulla stato attuale della crisi ucraina, Giancarlo La Vella ha parlato con l’esperto dell’area ex sovietica, Aldo Ferrari, docente alla Ca’ Foscari di Venezia:RealAudioMP3

R. - La situazione è molto complicata perché le trattative di Ginevra, ormai un mese fa, non hanno dato sostanzialmente risultati. Si aspettano le elezioni presidenziali ucraine del 25 maggio e dal punto di vista diplomatico i protagonisti non sembrano particolarmente attivi, mentre continuano sul terreno scontri anche violenti. È un momento di stasi pericolosa perché senza una soluzione politica la questione non può che aggravarsi ulteriormente.

D. - Rafforzare l’aspetto federalistico dello Stato ucraino potrebbe portare a qualche miglioramento della situazione o comunque si va incontro ad un’altra secessione?

R. - Credo che un vero e serio lavoro di federalizzazione dell’Ucraina sia l’unica soluzione possibile al problema. Il punto è che da parte delle autorità di Kiev questa volontà di accettare realmente la federalizzazione non c’è, perché la si interpreta come una sorta di secessione mascherata, per lo meno iniziale. Però, d’altra parte, l’alternativa non può che essere l’aggravarsi della situazione, nel senso che queste spinte secessioniste rimarrebbero forti e avrebbero l’appoggio, seppure non dichiarato, della Russia. Però, se l’Ucraina non viene effettivamente sospinta dall’Occidente, quindi Europa e Stati Uniti, ad accettare in maniera seria e concreta la federalizzazione, la questione non si risolverà.

D. - Sullo sfondo poi c’è sempre il problema energetico; un’Ucraina che dipendeva quasi totalmente dalla Russia, ora deve in qualche modo risolvere la situazione, casomai, con l’aiuto dell’Occidente. Questo è possibile?

R. - In tempi brevi assolutamente no. Così come in tempi brevi non è possibile che l’Europa soprattutto perda la propria dipendenza dalla Russa. Sarà un discorso più lungo che verrà affrontato nel corso degli anni, ma al momento l’Ucraina rimane estremamente vulnerabile da questo punto di vista come l’Europa, seppure in una dimensione differente. Questa è una delle principali frecce che Mosca ha chiaramente al suo arco e non c’è una possibilità immediata di risolvere la questione. L’Europa può aiutare l’Ucraina, ma a sue spese e in un momento non facile dal punto di vista economico. Da questo punto di vista non ci sono, purtroppo, soluzioni immediate ed efficaci.







All the contents on this site are copyrighted ©.