2014-05-16 08:40:41

In Turchia lotta contro il tempo per salvare i sopravvissuti nella miniera di Soma


Turchia sotto shock, davanti alla tragedia che si sta consumando alla miniera di carbone di Soma dove un’esplosione, tre giorni fa ha sepolto 284 minatori e ancora un centinaio mancano all’appello. Lo strazio delle famiglie si è unito ieri alla rabbia e alle proteste dei sindacati in piazza in tutto il Paese. Dalla Turchia ci aggiorna Susanna Jacona Salafia:RealAudioMP3

L’area intorno a Soma è divenuta un cimitero a cielo aperto e le bare sembrano non bastare. Funerali di massa e fosse scavate nella terra attorno alla miniera della morte, che ha inghiottito la vita gia di 284 lavoratori , intossicati dalle esalazioni di monossido di carbonio.Un incendio sotterraneo, scoppiato a duemila metri di profondità, che è stato domato solo dopo 48 ore e che sta rendendo difficile le operazioni di recupero degli altri cadaveri. Fuori dall’ingresso della miniera di Soma gli altoparlanti pronunciano i nomi dei morti mentre tutto intorno gli escavatori hanno allestito delle fosse singole per i cadaveri senza nome. Sul luogo della tragedia sono presenti oltre 1200 operatori tra squadre di soccorso e psicologi per i familiari. Le vittime, potrebbero anche superare 400 se si considera che oltre ai 284 cadaveri recuperati mancano all’appello ancora circa 140 operai, molti dei quali subcontrattisti di cui non si conoscono le esatte generalità. Ieri il presidente Gul ha avuto parole di conforto verso famiglie ancora in attesa e di sostegno ai feriti nella sua visita in ospedale a Soma. Annuncia anche una revisione delle norme mentre la Soma holding, proprietaria dal 2012, ha avviato un inchiesta sulle cause dell’incendio e specifica che l’ultimo controllo, positivo, sulla sicurezza da parte di una commissione statale era avvenuto in gennaio. Ma i morti in miniera, negli ultimi vent’anni, in Turchia sono stati circa 3000.Intanto la tensione sociale continua a incendiare il Paese:manifestazioni ieri a Soma, Smirne, Adana e nel quartiere Gazi di Istanbul, finite con arresti e lanci di candelotti lacrimogeni.







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