Dolore e vicinanza del Papa per i minatori morti in Turchia. Il bilancio sale a 282
vittime
L’accorato pensiero del Papa ieri all’udienza generale, è andato alla tragedia della
miniera di Soma, in Turchia, dove è salito a 282 morti il bilancio della devastante
esplosione nel sito di carbone. 90 i minatori ancora intrappolati. E in serata a Istanbul,
la rabbia ha fatto degenerare una manifestazione di migliaia di persone in violenti
scontri con la polizia.Il servizio di Susanna Iacona Salafia:
"Cari
fratelli, vi invito a pregare per i minatori che ieri sono morti nella miniera di
Soma, in Turchia, e per quanti si trovano ancora intrappolati nelle gallerie. Il Signore
accolga i defunti nella sua casa e dia conforto ai loro familiari".
Queste
le parole del Papa mentre intorno alla miniera di Soma si continua a sperare. Solo
per 196 minatori si è potuto procedere al riconoscimento. Un’ottantina rimane ancora
senza nome, a causa delle ustioni che ne hanno completamente sfigurato il volto e
il corpo. Le operazioni di soccorso sono proseguite per tutta la notte: le squadre
sono entrate in due differenti punti della miniera, continuando a pompare ossigeno.
Ma i corpi non ancora recuperati, probabilmente già carbonizzati, ancora ammassati
nelle gallerie, dovrebbero essere 120 – almeno, stando alle cifre ufficiali. Manifestazioni
di solidarietà e di denuncia della situazione di sicurezza del lavoro nelle miniere
si sono svolte ieri sia ad Istanbul che ad Ankara, degenerando in scontri con la polizia.
Lo stesso Erdogan, in visita sul luogo della tragedia, è stato fortemente contestato
con fischi e slogan antigovernativi. La Turchia ha ricevuto le condoglianze da tutti
i capi di Stato e offerte di aiuto nelle operazioni di soccorso da Francia, Germania
e Israele.