Venezuela: a rischio il dialogo di pace, oggi nuova manifestazione degli studenti
Il dialogo tra il governo venezuelano e l'opposizione, che ha avuto inizio nel mese
di aprile in risposta alle proteste degli studenti e alla crisi politica e socio-economica
in cui versa il Paese, è sull'orlo del fallimento. Ieri, il Segretario esecutivo dell'opposizione
"Mesa de la Unidad Democratica" (Mud), Ramon Guillermo Aveledo, ha dichiarato "congelato"
il processo di dialogo e ha annunciato che la delegazione dell'opposizione non parteciperà
alle riunioni in segno di protesta. Ora gli altri protagonisti del processo, i Ministri
Esteri dell’Unione delle Nazioni Sudamericane (Unasur), insieme al nunzio apostolico
a Caracas, dovranno decidere il futuro dei colloqui.
Sempre ieri, riferisce
l'agenzia Fides, la rappresentante colombiana, María Ángela Holguín, da Bogotà, prima
di partire per Caracas per l’appuntamento con gli altri cancellieri di Brasile e Ecuador,
aveva detto: "Abbiamo chiesto diverse volte al governo del Venezuela gesti concreti
per dare prova che questo dialogo vada avanti, perché la popolazione creda nel dialogo".
Le
proteste degli studenti in Venezuela vanno avanti ormai da quattro mesi e non sembrano
placarsi, anzi, hanno acquistato nuova forza dall’8 maggio, quando le forze di sicurezza
hanno arrestato centinaia di giovani studenti e sfrattati a Caracas, facendo irruzione
in quattro tendopoli dove questi pernottavano. Il movimento studentesco ha indetto
una marcia per oggi, che si concluderà davanti alla sede del Procuratore generale
della Repubblica, nel centro di Caracas. (R.P.)