Turchia: esplosione in una miniera. Oltre 200 le vittime
Tragedia in Turchia. Almeno 201 minatori sono morti nell'esplosione avvenuta ieri
sera nella miniera di carbone di Manisa. Centinaia di persone sono ancora sotto terra.
Febbrili i soccorsi, per ora ottanta uomini sono stati salvati. Susanna Iacona
Salafia:
Sale a 201 il
bilancio delle vittime nell’esplosione accaduta ieri pomeriggio in una miniera di
carbone a Soma, nella provincia di Manisa, nell’ovest della Turchia. Ma centinaia
sono ancora intrappolati giù e rimangono in attesa di essere salvati. Le speranze
di trovarli ancora vivi sono però molto scarse e si teme l’intossicazione da monossido
di carbonio per tutti i minatori. “Abbiamo perso 201 nostri fratelli lavoratori. Pensiamo
che il numero possa aumentare”, è l’annuncio alla nazione di stamane alle cinque del
ministro all’Energia Taner Yldiz, dopo una notte di incessanti soccorsi da parte di
decine di squadre. L’incendio è accaduto a duemila metri di profondità provocando
così un black out dentro la miniera, che ha bloccato l’ascensore per il trasporto
dei minatori. Un primo gruppo di 20 lavoratori è stato subito tratto in salvo ma le
operazioni di soccorso, nel tentativo di liberare quei minatori vivi che si trovano
sottoterra, sono ostacolate ancora dall’intenso fumo dell’incendio sviluppatosi all’interno
di una unità energetica. Al momento dello scoppio in miniera vi erano 787 lavoratori:
201 sono già morti, il resto è ancora intrappolato quattro chilometri sotto l’uscita
della miniera. Già nel 2010 nella città di Zonguldak si era verificato un analogo
incidente in miniera che aveva provocato la morte di trenta lavoratori. Piu volte
in Parlamento i partiti di opposizione hanno denunciato le scarse condizioni di sicurezza
dopo la privatizzazione delle miniere nel Paese.