Ragazze rapite in Nigeria: governo pronto a trattare con Boko Haram
Il governo nigeriano sarebbe pronto a trattare con gli estremisti Boko Haram per la
liberazione delle oltre 200 ragazze rapite il mese scorso nel Nord del Paese. Giulio
Albanese:
L’annuncio ufficiale
è venuto ieri dal ministro per gli Incarichi speciali nigeriano, Tanimu Turaki. Esprimendosi
a nome dell’esecutivo di Abuja, il ministro ha dichiarato che “se il gruppo terrorista
islamico è in buona fede, il suo leader Abubakar Shekau dovrebbe inviare emissari
di cui si fida per incontrare la Commissione per la riconciliazione”. Sul fatto che
possa considerarsi in buona fede, sono in molti ad avere dubbi in Nigeria, anche se
un po’ tutti sono convinti dell’incapacità dell’esercito di sostenere una guerra asimmetrica
contro i ribelli. Washington, che insieme a Francia e Regno Unito invierà un team
di esperti per aiutare l’intelligence nigeriana, si oppone al negoziato in quanto
la Casa Bianca si è da sempre opposta a concessioni o ricompense per dei criminali.
L’apertura del governo di Abuja a trattare comunque non convince del tutto. Proprio
ieri il Senato nigeriano aveva escluso che il presidente Goodluck Jonhatan potesse
avviare un negoziato con Boko Haram sul rilascio delle ragazze rapite. Anche se poco
prima un altro esponente del governo aveva affermato che “tutte le opzioni sono aperte”.