2014-05-14 13:44:28

Pakistan. Punjab: incriminazione di massa per blasfemia, 68 avvocati alla sbarra


"Questo è forse il più strano di tutti i casi" di blasfemia sinora emersi in Pakistan, che ha trasformato una "semplice protesta" in una incriminazione di massa in base alla legge nera; ora "le persone non hanno più nemmeno il diritto di protestare?". È il commento amaro, affidato all'agenzia AsiaNews, di padre Anwar John, sacerdote dei missionari Oblati di Maria Immacolata a Lahore, secondo cui gli inquisiti "non hanno mancato di rispetto né al profeta Maometto, né alla religione musulmana".

Il riferimento è a quanto è avvenuto nei giorni scorsi nel distretto di Jhang, nel Punjab, dove la polizia ha aperto un fascicolo di inchiesta contro 68 avvocati, in quello che è emerso come il caso più importante di sempre per reati legati alla blasfemia in Pakistan. I legali, in maggioranza sciiti, erano scesi in piazza per protestare contro le forze dell'ordine, che avrebbero arrestato senza motivo un collega; durante la manifestazione, gli avvocati sono accusati di aver insultato il nome di un parente stretto di Maometto. In realtà, la vicenda mostra l'aspra controversia che vede opposte forze dell'ordine e avvocati nella regione.

La Chiesa cattolica e le denominazioni protestanti chiedono da anni l'abrogazione della "legge nera". Introdotta nel 1986 dal dittatore Zia-ul-Haq per soddisfare le rivendicazioni della frangia islamista, essa puniva con il carcere a vita o la condanna a morte chi profana il Corano o dissacra il nome del Profeta Maometto. Nel 2009 AsiaNews ha promosso una campagna internazionale di sensibilizzazione; tuttavia, nessun partito politico o governo ha voluto mettere mano alla norma e quanti hanno proposto emendamenti - il governatore del Punjab Salman Taseer e il ministro cattolico delle Minoranze Shahbaz Bhatti - sono stati assassinati.

Secondo i dati raccolti dalla Commissione episcopale Giustizia e Pace del Pakistan (Ncjp), dal 1986 all'agosto 2009 almeno 964 persone sono state incriminate in base alla legge sulla blasfemia: fra queste 479 erano musulmani, 119 cristiani, 340 ahmadi, 14 indù e 10 di religione sconosciuta. Più di 40 gli omicidi extra-giudiziali (compiuti da singoli o folle inferocite) contro innocenti e i processi intentati contro disabili fisici e mentali, o minorenni; fra le tante, ricordiamo la vicenda di Rimsha Masih sfuggita alle false accuse dopo una massiccia campagna di pressione su Islamabad. (R.P.)







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