2014-05-13 08:02:16

Siria, elezioni del 3 giugno: non si voterà nelle ambasciate siriane in Francia e in Germania


In Siria le elezioni presidenziali del 3 giugno, consultazioni in cui appare scontata la rielezione del presidente Bashar Al-Assad, sono al centro in queste ore di un nuovo caso diplomatico internazionale. Le autorità di Damasco denunciano che i governi di Francia e Germania vogliono impedire ai siriani residenti in questi Paesi di votare nelle ambasciate. Immediata la replica di Parigi e di Berlino. Il servizio di Amedeo Lomonaco:RealAudioMP3

Parigi rivendica la facoltà di opporsi allo svolgimento delle elezioni in tutto il territorio francese. Il governo tedesco parla di elezioni non democraticamente legittime. Il ministero degli esteri siriano sottolinea, invece, che non si può vietare di esercitare quello che viene definito “il diritto costituzionale” di votare presso le ambasciate. La Francia, intanto, ha fatto circolare, tra i membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, una bozza di risoluzione che autorizza un’indagine della Corte Penale Internazionale su presunte atrocità commesse in Siria da tutte le parti coinvolte nel conflitto con l’obiettivo di garantire che gli autori di tali crimini siano assicurati alla giustizia. Ma la Russia, che nel Consiglio di Sicurezza ha diritto di veto, ha già espresso il proprio scetticismo e potrebbe bloccare l’adozione della risoluzione. Sul terreno due cittadini libanesi sono stati feriti in modo grave da alcuni colpi sparati oltre confine dall'esercito siriano. La Casa Bianca, inoltre, ha reso noto che il leader della piattaforma dell’opposizione siriana, riconosciuta dall'Occidente, potrebbe incontrare in settimana il presidente americano Barack Obama. Drammatica infine la situazione ad Aleppo, da giorni senza acqua potabile.







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