Assemblea dei vescovi del Pacifico: “Leggere i segni dei tempi in Oceania”
Saper leggere i segni dei tempi nell’area del Pacifico; il rapporto tra fede e laicità,
l’evangelizzazione; ma anche l’attenzione ai giovani, la pianificazione pastorale
e i disastri naturali, l’annosa questione della politica d'immigrazione e dei centri
di detenzione in Australia: sono questi i temi affrontati nel corso della assemblea
della Federazione delle Conferenze episcopali cattoliche dell'Oceania (Fcbco) in corso
dal 12 al 16 maggio a Wellington.
Come appreso dall’agenzia Fides, vi partecipano
circa 80 vescovi provenienti da Australia, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea , Isole
Salomone e in altre nazioni del Pacifico. “E’ un momento unico di preghiera, comunione
, riflessione e discussione su temi che riguardano tutti noi. Si tratta di una preziosa
opportunità per il sostegno l’uno per l'altro”, ha spiegato l’arcivescovo di Wellington,
John Dew, presidente della Conferenza episcopale della Nuova Zelanda e della Federazione.
L’assemblea,
che si tiene ogni quattro anni, consentirà ai presuli di discutere problemi e sfide
della Chiesa in Oceania. L’arcivescovo ha rimarcato che il tema generale proposto
alla riflessione di tutti sarà “l’evangelizzazione nello spirito di Papa Francesco”
e “in molti dei gruppi di confronto e nelle conversazioni informali si partirà dall’esortazione
Evangelii Gaudium”. I vescovi, inoltre, discuteranno i risultati del sondaggio sulla
vita familiare, proposto ai fedeli in vista del Sinodo sulla famiglia previsto a Roma
nel mese di ottobre.
Fra i temi pastorali al centro dell’Assemblea: l’azione
verso adolescenti e giovani, che sarà sviluppato in un workshop per aiutarli a pregare
e di praticare la propria fede; lo smarrimento dell’identità cattolica nella vita
pubblica, in una società sempre più secolarizzata; come far riscoprire il desiderio
di donarsi agli altri, nel servizio del prossimo. A questi argomenti saranno dedicati
altri due workshop. (R.P:)