2014-05-12 16:20:47

Iraq. Governatorato di Ninive: vogliamo essere modello di rinascita per il Paese


Nella provincia irachena di Ninive, la più estesa dopo quella di Baghdad, vivono circa 150 mila cristiani. La nuova Costituzione federale del Paese ha concesso ai Governatorati provinciali enormi poteri, tanto da trasformarli quasi in regioni autonome. Il servizio di Elvira Ragosta:RealAudioMP3

Proprio dalla pianura di Ninive, dove i cristiani coabitano con altre minoranze etniche e religiose, parte la sfida del Governatorato locale per garantire una convivenza sempre più armoniosa tra cristiani, musulmani, curdi e arabi. La ricostruzione democratica del Paese, dove i continui attentati dei terroristi legati ad al Qaeda minano la sicurezza e la stabilità economica, può avvenire anche attraverso l’aiuto della Santa Sede e delle istituzioni europee. E’ quanto auspica la delegazione del Governatorato di Ninive, nel corso di una visita in Italia su invito della Comunità di Sant’Egidio. Il presidente del parlamento di Ninive, Hamed Bashar Kitti:

D. Quali sono gli obiettivi del governatorato per i prossimi quattro anni di legislatura?

R. – (Parole in arabo)
Abbiamo preso delle decisioni molto importanti per quanto riguarda tutte le componenti nella Provincia di Ninive, soprattutto quella cristiana, che sappiamo essere stata presa di mira in passato anche in Iraq. Abbiamo dedicato una parte dei progetti per lo sviluppo alle regioni cristiane. In questo modo, possiamo porre fine all’emigrazione dei cristiani. Per questo motivo, abbiamo preso in considerazione tutte le zone cristiane, abbiamo dato tutti i servizi necessari, opportunità di lavoro per consolidare la sicurezza.

Anwar Hadaya è l’unico deputato cristiano della provincia di Ninive e presiede la Commissione economia, finanza e sviluppo della Provincia:

R. – (Parole in arabo)
Non è facile, soprattutto se guardiamo a tutti gli eventi che accadono in Medio Oriente, in Iraq e nella nostra cara provincia di Ninive. Però, sono ottimista per quanto riguarda la situazione nella provincia e nella piana di Ninive. Questo può essere un punto di inizio in modo tale che la provincia possa diventare un modello per l’intero Iraq.

D. – I problemi di sicurezza e le violenze settarie, la disoccupazione. Lo stesso patriarca di Babilonia aveva denunciato come questi problemi poi portino spesso molti cristiani ad abbandonare il Paese. La vostra pianura, che dal punto di vista agricolo è molto fertile – la zona è anche ricca di minerali – potrebbe rilanciare l’economia. Ma come si fa a rilanciare l’economia se prima non si stabilizza la sicurezza?

R. – (Parole in arabo)
Oggi, c’è un’opportunità per raggiungere lo sviluppo economico nell’ambito agricolo grazie alla presenza di un alto livello di sicurezza. Tutto ciò grazie alle forze curde che sono lì per garantire la protezione. Non ci sono le forze governative, anche questo è un motivo. Quindi, per me questa è il motivo della sicurezza: c’è una grande opportunità e io chiamo – tramite il vostro canale, la vostra emittente – investitori per venire a investire nel settore agricolo nella pianura di Ninive innanzi tutto e poi nella Provincia e in tutto il Paese.







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