Le omelie da S. Marta al Salone del Libro. P. Lombardi: Papa Francesco è un innovatore
della comunicazione
Al Salone del Libro di Torino - nell’ambito del Convegno sul tema "La rivoluzione
di Francesco nella comunicazione globale" - è stato presentato il libro "La verità
è un incontro. Omelie da Santa Marta". Il libro, edito dalla Rizzoli, raccoglie i
servizi realizzati dalla nostra emittente sulle omelie mattutine di Papa Francesco.
Hanno partecipato all'evento il direttore della Sala Stampa vaticana padre Federico
Lombardi, il filosofo Giovanni Reale, il critico televisivo Aldo Grasso e il direttore
di “Civiltà Cattolica” padre Antonio Spadaro, curatore dell’opera. Il nostro inviato
a Torino, Mario Galgano, ha chiesto a padre Federico Lombardi di soffermarsi
sul libro e sullo stile comunicativo di Papa Francesco:
R. – Il libro
raccoglie tutte le omelie del primo anno di Pontificato di Papa Francesco, le omelie
da Santa Marta: nel senso che da Santa Marta parla alla Chiesa e parla a tutti
coloro che vogliono ascoltare. Il libro raccoglie il modo in cui queste omelie sono
state presentate sulla Radio Vaticana: quindi è il modo più fedele per rivivere, riascoltare
le omelie del Papa. Naturalmente nella riflessione che si è fatta questa mattina,
a partire da questo - che è un momento fondamentale del modo in cui il Papa si esprime,
all’origine di ogni giorno e in una esperienza ecclesiale fondante, come quella dell’Eucaristia
- si allarga il discorso sulla comunicazione e sul modo in cui Papa Francesco, in
qualche modo, innova nella comunicazione della Chiesa e io direi anche in quella mondiale.
E’ stato messo abbondantemente in rilievo come il suo modo di essere, di gestire e
di parlare è estremamente efficace in un mondo che sta passando dalla comunicazione
di massa alla comunicazione più interattiva, quella dei social media, quella
delle Rete. Il modo di essere di Papa Francesco, che vive cercando l’incontro con
le persone, è assolutamente coerente con la logica di questo tipo di comunicazione
che si sta sviluppando. Egli ci guida, in un certo senso è un leader della comunicazione
umana, ecclesiale e della fede nel tempo della Rete, in cui si condivide una esperienza,
più che trasmettere dei contenuti in una forma più impersonale. Ecco, questo direi
che è un po’ il senso di questo incontro. Il contribuito del prof. Reale è stato molto
interessante, anche nel far vedere la vis philosophica, la forza di pensiero,
anche filosofico, di Papa Francesco. Lo ha messo molto in rapporto con Kierkegaard,
che è appunto un filosofo esistenzialista, in cui l’esistenza ha un ruolo fondamentale
nella riflessione e in ciò che di essa si comunica.
D. – Papa Francesco personalmente
non ha partecipato a questo Salone internazionale, eppure è molto presente attraverso
tanti libri. Come ci si può avvicinare a Papa Francesco con un libro?
R. –
Io credo che lui ci abbia dato la sua Evangelii Gaudium, la sua Esortazione
Apostolica, che in realtà è un libro, perché è molto ampia; è un libro molto partecipato:
uno vi legge la sua personalità e vi legge anche un po’ l’impostazione programmatica,
se vogliamo dire, del suo Pontificato. Come giustamente ha messo in rilievo padre
Antonio Spadaro, tutto ciò che scrive il Papa è aperto: non si tratta di un documento
che cerchi di concludere un discorso, ma sempre un documento che cerca di aprire un
discorso. Qui apre la Chiesa alla missionarietà, all’annuncio del Vangelo nel mondo
di oggi.