Pakistan: nuova Campagna internazionale per il rilascio di Asia Bibi
Una nuova campagna per il rilascio di Asia Bibi, la donna cattolica condannata a morte
per blasfemia, è stata lanciata in Pakistan: come comunicato all'agenzia Fides, il
“Pakistan Christian Congress” (Pcc) ha annunciato una nuova iniziativa internazionale,
che porterà a depositare petizioni presso il Congresso degli Stati Uniti, all’Unione
Europea, al Consiglio Onu per i Diritti Umani, a Ong come Amnesty International e
Human Right Watch.
Le petizioni sollecitano a fare pressioni sul governo del
Pakistan per abrogare la legge sulla blasfemia e rilasciare Asia Bibi. La donna è
stata condannata a morte nel 2009 e il processo di appello è in corso davanti all’Alta
Corte di Lahore. Come riferito a Fides, dopo diversi rinvii, la prossima udienza è
fissata per il 27 maggio.
L’organizzazione promotrice della campagna nota che,
da quando la Pakistan Muslim League-Nawaz (Pml-N) ha preso il potere in Pakistan,
“la magistratura è sotto un'immensa pressione di estremisti islamici che hanno chiesto
di punire la blasfemia unicamente con la pena capitale, togliendo al giudice anche
la possibilità di comminare l’ergastolo”. Il Pcc, insieme con altre organizzazioni,
ha nuovamente iniziato a far circolare nella nazione la richiesta di abolire la legge
sulla blasfemia.
Fra le organizzazioni internazionali attive nella mobilitazione,
nei giorni scorsi si è recata in Pakistan una delegazione della Ong spagnola “CitizenGo”,
con il suo presidente Ignacio Arsuaga, che ha dichiarato: “Il fatto che i cristiani
sono una minoranza, non deve significare che essi vadano trattati come cittadini di
seconda classe. I cristiani in Pakistan sono vittime di persecuzioni, carcerazioni
illegali e atti di violenza. Non li abbandoneremo”. Tra gli obiettivi dell’Ong, quello
di “aumentare la consapevolezza tra i paesi occidentali su questi temi”. (R.P.)