Ucraina: confermato il referendum dei separatisti russi, Mosca chiede il pagamento
del gas a Kiev
Guerra di nervi tra Russia e Ucraina sul gas. Mosca chiede pagamenti anticipati visto
il debito accumulato da Kiev. Intanto i separatisti filorussi hanno confermato lo
svolgimento del referendum per l’11 maggio mentre la Casa Bianca ha annunciato che
non ci sarà alcun bilaterale tra Putin e Obama il prossimo 6 giugno in Francia. Ce
ne parla Benedetta Capelli:
Si apre un nuovo
fronte nella crisi tra Russia e Ucraina. Il ministero dell’energia russo ha annunciato
che, a partire da oggi, Kiev dovrà pagare in anticipo il gas visto il debito accumulato
pari a 2,2 miliardi di dollari per le forniture precedenti. Una doccia gelata dopo
gli spiragli che ieri si erano aperti nell’incontro tra Putin e il presidente dell’Osce
Zannier, oggi volato a Kiev. Un colloquio per mettere a punto una road map per uscire
dalla crisi che prevede il cessate il fuoco, il dialogo tra le parti interessate e
le presidenziali. Altro colpo oggi è stata la conferma del referendum separatista
in programma l’11 maggio; una notizia non commentata da Mosca, che ieri aveva chiesto
un rinvio del voto, e invece criticata dall’Unione Europea che ha parlato di una consultazione
priva di “legittimità democratica” che potrebbe peggiorare la situazione. E mentre
Kiev ribadisce l’intenzione di non negoziare con i separatisti filorussi, la Casa
Bianca annuncia che Obama e Putin non si vedranno al D-day in Normandia il prossimo
6 giugno. Preoccupazione è stata espressa dagli Stati Uniti per la vendita di due
navi da guerra da parte della Francia a Mosca. Infine l’Unione Europea ha deciso sanzioni
contro le compagnie russe che hanno rilevato società e aziende confiscate ed espropriate
in Crimea.