Expo 2015: arresti a Milano, in manette a Roma l'ex ministro Scajola
Terremoto sull'Expo 2015. Angelo Paris, manager di Infrastrutture Lombarde, e Primo
Greganti, già coinvolto nell'inchiesta Mani Pulite, sono stati arrestati assieme ad
altre cinque persone nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Milano che vede
al centro episodi di turbativa d'asta e corruzione. Servizio di Giampiero Guadagni:
A Milano torna
l’incubo Tangentopoli. Angelo Paris, direttore pianificazione acquisti della Expo
2015, e Primo Greganti, storico esponente del Pci coinvolto in Mani Pulite, sono stati
arrestati per un’inchiesta su presunti episodi di turbativa d'asta e corruzione legati
all'Esposizione. Ordinanze di custodia in carcere anche per l'ex parlamentare Dc Gianstefano
Frigerio, anch’egli coinvolto nelle inchieste degi anni ’90. Sette in tutto gli arresti
disposti dalla procura di Milano. Nelle carte anche i nomi di Berlusconi, Previti
e Gianni Letta, che però non risultano indagati. Secondo le accuse, in Lombardia sarebbe
dunque esistita una vera e propria cupola per condizionare gli appalti, che prometteva
avanzamenti di carriera a manager e pubblici ufficiali. In particolare, Primo Greganti
copriva e proteggeva le cooperative, Frigerio le imprese riconducibili a tutti gli
schieramenti politici. Il procuratore capo Bruti Liberati spiega: “Abbiamo reciso
nel più breve tempo possibile i rami malati, proprio per consentire a Expo di ripartire
al più presto”. L'inchiesta non coinvolge l'ad di Expo 2015, Giuseppe Sala, e nessun
altro esponente della società che curerà l’Esposizione. La politica non metta becco
sulle indagini, avverte da parte sua il premier Renzi.