Croce Rossa: Giornata mondiale dedicata al popolo siriano
La vicinanza all’uomo anche negli scenari di guerra più cruenti: è la sfida della
Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, che celebrano oggi la loro Giornata mondiale.
Migliaia di volontari sono presenti in tutte le piazze del mondo per raccontare le
loro esperienze a cittadini e istituzioni. Ieri, Papa Francesco ha salutato, nel corso
dell’udienza generale in Piazza San Pietro, la Croce Rossa Italiana che il 16 giugno
prossimo festeggerà i 150 anni dalla sua fondazione. Sulle iniziative di oggi Gianmichele
Laino ha intervistato il presidente della Cri, Francesco Rocca:
R. – Tantissime
iniziative di incontro con la popolazione per divulgare le attività della Croce Rossa,
ma anche le manovre salvavita, molto semplici, che però consento a chiunque – in qualsiasi
momento – di aiutare una persona che si trovi in condizioni di difficoltà.
D.
– La collaborazione tra Croce Rossa e Mezzaluna Rossa: come si coniugano queste due
anime - se così possiamo definirle - dello stesso ente?
R. – Si coniugano mettendo
al centro l’uomo. Per il nostro movimento internazionale l’uomo è al centro della
nostra attenzione, al centro sono i suoi bisogni, le sue preoccupazioni, le sue difficoltà:
la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa cercano ovunque di dare queste risposte ai suoi
bisogni. L’umanità è il nostro primo principio fondamentale che viene celebrato nel
corso di questa Giornata.
D. – Quanti sono i volontari della Croce Rossa che
operano attualmente nei vari scenari di guerra e nelle varie situazioni di crisi?
R.
– Sono migliaia e migliaia… In questo momento abbiamo volontari impegnati nella Repubblica
Centrafricana, in Mali, in Sud Sudan, in Somalia, in Siria, ma anche in Ucraina, in
Russia…. Noi vogliamo ricordare il loro sacrificio e anche – purtroppo! – la perdita
di vite umane, perché la Croce Rossa nel portare aiuto paga anche un alto prezzo di
sangue.
D. – C’è una dedica particolare per questa Giornata mondiale?
R.
– La dedica va alle sofferenze del popolo siriano: ai bambini, agli anziani, a tutti
coloro che ormai da tre sono stremati da una guerra crudele e senza senso, che sta
mettendo a dura prova l’anima di queste persone.