Urne aperte in Sudafrica per le prime elezioni dopo Mandela
Giornata elettorale in Sudafrica. 25 milioni di elettori sono chiamati a votare per
le consultazioni generali, le prime dopo le morte del padre della Nazione, Nelson
Mandela. Per i sondaggi si profila una netta vittoria dell’African National Congress,
al potere fin dalle prime consultazioni democratiche nel 1994, ma anche i risultati
locali e la partecipazione saranno fattori importanti. Da Johannesburg,il servizio
di Davide Maggiore:
L’African National
Congress vuole i due terzi dei seggi in Parlamento, ha dichiarato il presidente in
carica Jacob Zuma, e i sondaggi, che danno il movimento al 63%, lo autorizzano ancora
a sperare: sarà però vitale convincere gli elettori delusi, che rischiano di far scendere
l’affluenza sotto il 77% di cinque anni fa. Il primo partito d’opposizione, la Democratic
Alliance di Helen Zille, dovrebbe restare comunque lontano, con circa il 23%. Ma la
coalizione di centrodestra, preferita dai bianchi, spera di confinare l’African National
Congress sotto il 50% nel Gauteng, la provincia più ricca del paese, che comprende
Johannesburg e Pretoria, puntando soprattutto sul carisma di Mmusi Maimane, giovane
candidato premier nero. Programma radicale, invece, per Julius Malema, leader degli
Economic Freedom Fighters, “combattenti per la libertà economica”: nazionalizzazione
di terre e miniere e raddoppio dei sussidi statali dovrebbero valere il 4,7% dei consensi,
ma hanno già riportato l’attenzione sulle contraddizioni dell’economia più avanzata
della regione, che ha sperimentato ultimamente una crescita rallentata e non ha risolto
il problema delle forti disuguaglianze sociali.