2014-05-06 08:43:11

Ucraina: preghiere e Messe in tutto il Paese per la pace e le vittime


In sintonia con l’appello del Papa per la pacificazione e la fratellanza in Ucraina, il Paese si è stretto in questi giorni in una preghiera incessante per la pace. Il vescovo cattolico di Odessa, mons. Bronislav Biernacki, ha celebrato ieri pomeriggio nella cattedrale cattolica una Messa e ha lanciato alla popolazione un appello a “mantenere la calma” e a “non cedere alle provocazioni”. A tutte le forze politiche nel Paese e all’estero - riferisce l'agenzia Sir - il vescovo ha chiesto d’intensificare “gli sforzi per dare all’Ucraina la pace e fermare l’escalation della violenza” e alla comunità internazionale “di rafforzare la pressione politica ed economica su coloro che sostengono la violenza, pagano i provocatori e forniscono loro le armi”.

Anche il vescovo della Chiesa greco-cattolica di Odessa, mons. Mykhaylo Bubniy, guarda con “dolore e preoccupazione” alla situazione della città implorando tutte “le parti in conflitto, le forze di sicurezza, il governo e tutte le forze politiche e movimenti della regione di Odessa di fermare lo spargimento di sangue e prevenire un’ulteriore crescita di tensione e violenza nella regione”. “Esorto tutti a lottare pacificamente per i diritti civili e affermare i valori morali che sono alla base della democrazia”. Domenica in tutte le parrocchie di Odessa e Crimea, durante la Messa, si è pregato per le persone che hanno perso la vita durante i tragici eventi di venerdì scorso.

A Leopoli tutte le Chiese hanno partecipato a una preghiera ecumenica per la pace in Ucraina, mentre dal Canada, in un’intervista rilasciata alla “National Review”, il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sviatoslav Shevchuk, guarda alle elezioni presidenziali del 25 maggio. “La nostra Chiesa - dice - esorta a partecipare pienamente al dibattito elettorale e a votare con cura per la persona che può unire il Paese”. Scopo della propaganda russa è destabilizzare il processo democratico in atto in Ucraina favorendo “divisione e disgregazione” del Paese. Il primate della Chiesa ha assicurato che lui e la sua Chiesa faranno invece tutto il possibile per favorire il processo di elezione. (R.P.)







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