2014-05-06 15:25:29

Sudafrica. Vigilia elettorale, l'Anc partito favorito


Vigilia elettorale oggi in Sudafrica. Domani, il Paese andrà al voto per le elezioni generali, le quinte della sua storia democratica cominciata proprio vent’anni fa, nel 1994. Grande favorito è l’African National Congress (Anc), il partito di governo, che punta alla maggioranza dei due terzi in parlamento. Da Johannesburg, Davide Maggiore ha chiesto il perché di questo successo annunciato a Raymond Perrier, direttore del Jesuit Institute:RealAudioMP3

R. – L’Anc si presenta come il Partito della liberazione. Mandela è morto solo sei mesi fa e per molte persone questo rappresenta l’ultimo voto per Mandela. Questa parte, dunque, emotiva è molto importante.

D. – Cosa dicono i sondaggi sugli altri partiti? C’è una crescita dei partiti di opposizione?

R. – C’è stata una crescita. Due o tre settimane fa, sembrava che l’Anc avrebbe avuto meno del 60% dei voti. Adesso invece si pensa piuttosto al 64-65%. Gli altri partiti sono, più o meno, allo stesso livello di cinque anni fa.

D. – Per quale motivo questi partiti non riescono ad aumentare i loro consensi?

R. – Il partito più grande della minoranza si chiama "Democratic Alliance", Alleanza Democratica, ed è composto da molti partiti di tradizione principalmente bianca, degli europei sudafricani.

D. – La "Democratic Alliance" non riesce a intercettare i voti dei neri?

R. – I voti dei neri e soprattutto i voti dei neri rurali – i voti dei neri più poveri – che rappresentano la maggioranza del Sudafrica. Gli altri partiti sono piccoli, in maggioranza in opposizione all’Anc, provengono dall’Anc e non contano molte persone.

D. – Quali sono stati i temi più importanti della campagna elettorale?

R. – I problemi economici e l’enorme disoccupazione che, ufficialmente, è al 25%, ma in realtà è a più del 30-40%. In verità, le persone votano per ragioni emotive piuttosto che razionali.

D. – Il tema della corruzione che ruolo ha avuto nella campagna elettorale?

R. – In termini di discussione pubblica, il tema della corruzione è stato molto importante. Ma la risposta della maggioranza è che tutti i politici sono corrotti e votare contro la corruzione non è possibile.

D. – Ci sono molti giovani che quest’anno votano per la prima volta e non hanno conosciuto la segregazione razziale. Quale potrà essere il loro comportamento?

R. – Evidentemente, non hanno questa lealtà all’Anc. Ma loro, come i giovani di tutto il mondo, sono molto delusi. Sembra che solo una minoranza di quelli che possono votare si sia registrata. Il loro impatto sulle elezioni, quindi, non sarà tanto grande.

D. – Un’ultima domanda riguarda le Chiese: in che modo si sono avvicinate a questo voto, in particolare la Chiesa cattolica?

R. – I vescovi hanno pubblicato una lettera episcopale due mesi fa, che promuove le elezioni e ricorda ai cattolici che votare è obbligo morale. Ricorda anche di farlo dopo la preghiera e per il bene comune, non solo per se stessi.







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