Ucraina. Nuovi scontri tra esercito e filorussi. Mosca avverte: a rischio pace in
Europa
Nuova giornata di scontri armati nella zona orientale dell’Ucraina tra esercito di
Kiev e miliziani indipendentisti filorussi. Gli episodi più gravi a Sloviansk. Almeno
15 i morti da ambo le parti e tra i civili. E, mentre l’Unione Europea convoca a Bruxelles,
per il 13 maggio prossimo, il premier ad interim, Arseniy Yatsenyuk, Mosca
avverte: “Se non si metterà fine ai crescenti disordini, la crisi ucraina potrebbe
minacciare la pace in tutta Europa. Sul clima creato dagli avvertimenti di Mosca,
Giancarlo La Vella ha intervistato Franco Rizzi, ordinario di Storia
europea all’Università Roma Tre e segretario generale dell’Unione delle Università
del Mediterraneo:
R. - Un clima
soprattutto di preoccupazione, che questa crisi possa sfociare in un conflitto armato
all’interno dell’Ucraina e poi sempre più generalizzato.
D. - Le minacce di
Mosca sul rischio di destabilizzazione in tutta l’Europa sono reali secondo lei o
servono soltanto per fermare l’avanzata in questo momento dell’esercito di Kiev?
R.
- Credo che le minacce siano oggettive, al di là della propaganda, c’è una realtà
di fatto. La preoccupazione di cui parlavo prima non è solamente ideologica, ma è
una preoccupazione reale: quando Mosca parla di alcune cose – come a proposito della
crisi energetica, o del rifornimento di gas sia nei confronti dell’Ucraina, che nei
confronti dell’Europa – dice cose su cui bisogna riflettere attentamente.
D.
- Secondo molti osservatori, questo è un confronto che dovrebbe svolgersi, più che
sul terreno, proprio sul piano energetico ed economico…
R. - Le due cose sono
strettamente legate. Non si può pensare di fare un discorso esclusivamente economico
senza tenere presente tutte le altre dimensioni. Per esempio, non dobbiamo dimenticare
che in Ucraina ci sono i russi e che quindi le preoccupazioni di Mosca nei confronti
dell’Ucraina non sono completamente sconsiderate. Quindi, da questo punto di vista
credo che la stampa dovrebbe fare un lavoro di maggiore cautela per spiegare bene
qual è la situazione. La posizione dell’Ucraina dovrebbe essere, secondo me, di tipo
“neutrale”. Kiev dovrebbe collaborare sia con la Russia, sia con l’Unione Europea.
Secondo me, il discorso è iniziato male. L’Ucraina dovrebbe avere questa posizione
indipendente, ma di collaborazione sia con la Russia che con l’Europa.