El Salvador: la Chiesa condanna il clima di aspra violenza
Il vescovo ausiliare di San Salvador, mons. Gregorio Rosa Chavez, nella sua consueta
conferenza stampa domenicale, ha riferito di aver partecipato all’incontro con il
ministro della giustizia e della pubblica sicurezza per fare il punto sul nuovo processo
di pacificazione nazionale.
Secondo la nota inviata all'agenzia Fides, mons.
Rosa Chavez ha detto che la riunione ha ribadito tra l’altro che il processo dovrà
essere “trasparente e inclusivo”, mentre un altro incontro è previsto per domani.
Il presule ha affermato: “è uno sforzo che merita sostegno. Non possiamo continuare
a seppellire ogni giorno dei giovani nel nostro Paese. Per questo bisogna cambiare
molte cose, c'è molto da fare". Inoltre ha messo in rilievo che quando i vescovi avranno
deciso di partecipare ufficialmente al processo, come Conferenza episcopale, allora
si concorderà anche la forma di partecipazione, come vescovi, come Chiesa. “Sia chiaro
che questa volta non si tratta di uno sforzo da parte del governo, ma è una iniziativa
indipendente" di gruppi, comunità, ong, ha sottolineato il presule.
El Salvador
vive da tempo in un clima di aspra violenza causata dalle bande e dalla criminalità
organizzata, che lottano per il controllo del mercato delle droghe, servendosi dei
giovani dei quartieri popolari e dei piccoli delinquenti reclutati per strada o nelle
carceri. Un tentativo di fermare questi scontri mortali e violenti è stato fatto dalle
comunità e anche dalla Chiesa, ma con risultati esigui. L’aumento delle morti violente
di giovani colpevoli solo di non voler entrare nelle bande, ha provocato una reazione
sociale per fermare questa violenza giornaliera. (R.P.)