2014-05-04 14:54:06

Lavoro domenicale, mons. Bregantini: l’uomo non può essere ridotto al commercio


In Italia, la domenica il 30% dei centri commerciali e il 25 % di negozi a conduzione famigliare sono aperti. Questi gli ultimi dati della Confesercenti. Contro questo fenomeno che svilisce il significato del giorno sacro dedicato al Signore, si è pronunciato mons. Giancarlo Bregantini presidente della Commissione per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza episcopale italiana. Ascoltiamo il suo commento al microfono di Marina Tomarro:RealAudioMP3

R. – E’ scandaloso. Per esempio, la Svizzera, la Germania ed altri Stati in Europa non hanno mai accettato questa legislazione del lavoro domenicale. Allora, impariamo da queste nazioni a scegliere l’essenziale: si fa spesa per sei giorni e la domenica si riposa, si sta a casa. La società ne guadagna, ma soprattutto ne guadagna la dimensione etica, che è il nocciolo del discorso. Se io la domenica non so dare valore al gratuito, io riduco tutto al commerciale, cioè a ciò che mi serve o a ciò che tu mi dai, non al tempo libero per la famiglia o per Dio o per te stesso. L’uomo viene ridotto a “cosa”, a “commercio”, non c’è più la certezza di una persona amata, rispettata ed accompagnata, perché è persona, non perché è “cosa”.

D. – Cosa deve fare la Chiesa proprio per dare una mano ed evitare che la gente vada a lavorare la domenica? E quali sono anche le conseguenze sulle famiglie, secondo lei?

R. – La Chiesa deve fare molto di più, vescovi compresi. Io suggerirei che ci debba essere una mobilitazione di tutte le parrocchie, in una data precisa, concordata a livello nazionale, che aiuti a leggere e ad aprire gli occhi su questo; una domenica concordata, dove tutti preghino nelle chiese, ne parlino nelle omelie e i cristiani manifestino davanti agli ipermercati aperti. Quanti i danni, infatti, che le mamme ci raccontano, lo strazio. Come fa una mamma ad uscire di casa, se non sa a chi affidare il suo bimbo? Ecco perché fu apprezzato quel gesto del Papa che, mesi fa, telefonò a quel bambino del Nord, che gli scrisse: “La domenica sono sempre solo: chiamami tu!”. E lui l’ha chiamato. Ecco, questo è il dramma, per cosa poi? Per questa tesi, secondo la quale la domenica arricchisce la società e favorisce il commercio. Sono bugie, che la Confcommercio ha ampiamente smentito, con dati precisi alla mano: con un calo del 2 o 3 per cento su tutta Italia.







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