Usa: dal 21 giugno al 4 luglio “Fortnight for Freedom”, campagna di libertà religiosa
dei vescovi
“Libertà di servire”: sarà questo il tema della terza edizione della “Fortnight for
Freedom” (“Due settimane per la libertà”), la campagna per la libertà religiosa promossa
dalla Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb). Lanciata per la prima volta
nel 2012, l'iniziativa prenderà il via il prossimo 21 giugno, giorno della memoria
di San Thomas More e San John Fisher, per concludersi il 4 luglio, Festa dell’indipendenza.
Quindici giorni di preghiere, riflessioni, catechesi e manifestazioni per mobilitare
la comunità cattolica e richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla difesa
di questo principio fondamentale, sempre più minacciato oggi negli Stati Uniti da
politiche che limitano il diritto di esprimere e praticare le proprie convinzioni
etiche e religiose. In particolare, il tema scelto per questa edizione vuole sottolineare
lo stretto collegamento tra la libertà religiosa e il servizio dei poveri e dei più
vulnerabili. L’iniziativa offrirà ai cattolici l’occasione per “unirsi in preghiera
agli uomini e donne che nel corso della storia hanno diffuso il Vangelo e messo in
pratica l’invito di Cristo a servire gli ultimi anche nelle condizioni più difficili”,
spiega mons. William Lori, presidente della Commissione dei vescovi per la libertà
religiosa che il 21 giugno darà il via alla mobilitazione con una messa trasmessa
in diretta tv dalla Basilica di Baltimora. La celebrazione conclusiva sarà invece
presieduta dal cardinale Donald Wuerl nella Basilica Nazionale dell’Immacolata Concezione
di Washington, con mons. Joseph Kurtz, presidente della Usccb che terrà l’omelia.
Come nelle precedenti edizioni, la Conferenza episcopale metterà a disposizione sullo
speciale sito “fortnight4freedom.org” e sulla pagina “usccb.org/issues-and-action/religious-liberty/"
sussidi liturgici per aiutare le diocesi e le parrocchie a partecipare all’evento,
nonché materiale informativo sulla situazione della libertà religiosa negli Stati
Uniti e nel mondo e sui documenti ecclesiali, come la Dichiarazione conciliare Dignitatis
Humanae. (L.Z.)