Il card. Parolin: il Papa in Terra Santa stimolo di pace per il Medio Oriente
“Apritevi ancor di più alla condivisione con la gente delle vostre parrocchie, dei
poveri soprattutto”. Lo ha detto il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro
Parolin, nell’omelia di questo venerdì mattina per l’assemblea dell’Azione Cattolica
che si sta svolgendo a Roma. Questo sabato mattina, i delegati incontreranno il Papa.
Il porporato ha detto anche che la presenza del Papa in Terra Santa "sarà certamente
uno stimolo e un richiamo alla pace”. A proposito del viaggio di Francesco in Terra
Santa, dal 24 al 26 maggio prossimi, la Sala Stampa vaticana conferma che il Rabbino
Abraham Skorka, Rettore del Seminario rabbinico latinoamericano, e Omar Abboud, segretario
generale del Centro islamico della Repubblica argentina, faranno parte del seguito
papale. Skorka e Abboud, entrambi argentini, sono amici di vecchia data di Papa Francesco
del quale Abboud sottolinea la grande capacità a creare spazi dove costruire una cultura
dell’incontro. Il servizio di Alessandro Guarasci:
La Chiesa è
in ansia per le sorti di padre Paolo Dall’Oglio, rapito in Siria il 29 luglio del
2013. Per il cardinale segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, non ci sono notizie,
anche se le ultime informazioni ricevute lo davano vivo. In tutto il Medio Oriente,
comunque, si attende la visita del Papa in Terra Santa:
"La presenza del
Papa in Terra Santa certamente sarà uno stimolo e un richiamo alla pace: questo l’hanno
sempre fatto, i Papi, ogni volta che sono andati in Terra Santa. Sarà uno stimolo
e un impulso anche al negoziato tra israeliani e palestinesi".
Insomma,
c’è l’auspicio che prevalga la buona volontà. Ma il cardinale Parolin parla anche
della riforma della Curia Romana. Il gruppo di cardinali incaricato sta “lavorando
seriamente” e le premesse sono “buone per potere arrivare a un cambiamento che sia
funzionale a quella visione di Chiesa che il Papa” ha chiesto. Un lavoro che comunque
“probabilmente non è così vicino alla fine”. Attenzione poi sulla Commissione per
la tutela dei minori, che ha il “compito principale” di guardare al futuro. Altro
tema, il lavoro. La situazione non è facile dice il cardinale Parolin:
"Non
mi pare che ci sia molto ottimismo. Forse dovremmo averne di più, proprio perché l’ottimismo
è anche una forza positiva che ci aiuta ad essere creativi e a trovare e ad offrire,
soprattutto per il mondo giovanile, quelle opportunità di lavoro che sono necessarie
per la loro vita, per la loro fiducia e quindi per il loro progresso. Quindi, io non
direi che ci sia molto ottimismo, però dobbiamo essere animati da questo spirito di
speranza e di pro positività".
Infine, uno sguardo al Sinodo della Famiglia,
in cui laici dovranno “svolgere un ruolo fondamentale”.