2014-05-02 12:43:00

Crisi Ucraina. Per Putin gli attacchi di Kiev nell'est chiudono gli accordi di Ginevra


“Un'azione criminale”, che di fatto “uccide le ultime speranze di mantenere in vita gli accordi di  Ginevra”. Così il presidente russo Vladimir Putin ha definito le operazioni delle Forze armate di Kiev nell'est dell’Ucraina contro i separatisti filorussi. Intanto a Sloviansk gli ucraini hanno circondato la città e accusano i ribelli di usare armi pesanti e di farsi scudo con i civili. Quattro elicotteri militari sarebbero sati abbattuti e 2 piloti sarebbero morti. A Sloviansk sono tutt’ora detenuti un’equipe di osservatori dell’Osce: 7 stranieri e 4 ucraini considerati "prigionieri di guerra". In questo scenario secondo un portavoce delle ferrovie locali, i secessionisti si sono impossessati del centro di controllo per la rete ferroviaria nella regione orientale di Donetsk, tagliando l'elettricità e impendendo la circolazione dei treni. Intanto cinque navi della Nato sono arrivate oggi nel porto di Klaipeda, in Lituania, per rafforzare la presenza nel Baltico. Sarebbe un’operazione della Nato e una ''misura di dissuasione'' nei confronti della Russia, che ha schierato circa 40 mila uomini alla frontiera orientale con l'Ucraina. E c’è attesa per il vertice di oggi alla Casa Bianca tra il presidente Obama e la cancelliera tedesca Merkel, che avrà al centro proprio la crisi in Ucraina.

(Tratto dall'archivio di radiovaticana.va)








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