2014-04-30 11:54:02

India. Intimidazioni e abusi sui cristiani in Orissa: case distrutte, fedeli cacciati


I cristiani sopravvissuti alla violenza del 2008 non trovano pace e sono tutt’oggi vittime di abusi e intimidazioni: lo riferisce all'agenzia Fides padre Ajay Kumar Singh, sacerdote cattolico dell’Orissa, attivista per i diritti umani e vincitore di un premio per il suo impegno tra le vittime dei pogrom avvenuti nel 2008 nel distretto di Kandhamal in Orissa. Secondo quanto racconta a Fides padre Singh, la polizia nei giorni scorsi ha arrestato e poi rilasciato tre persone accusate di aver distrutto la casa di una famiglia cristiana sopravvissuta ai massacri del 2008.

Praful Digal, cattolico del villaggio di Budruka, aveva ricostruito la sua casa grazie agli aiuti ricevuti dal governo come fondi per la ricostruzione. I gruppi radicali indù non l’hanno tollerato: hanno attaccato la nuova abitazione, radendola al suolo, come conferma padre Pradosh Kumar Nayak, rettore del Seminario minore di St. Paul a Balliguda nei pressi del villaggio di Budruka.

Nei giorni scorsi, dopo la denuncia presentata dalla famiglia, la polizia ha arrestato Sudershan Mallick, Pabitra Mallick e Mallick Nageswar, ma i tre sono stati inspiegabilmente rilasciati.

Come rileva padre Nayak, è la terza casa che la famiglia Digal aveva costruito negli ultimi sei anni, ma i radicali indù le hanno demolite tutte. “L’ultima demolizione dimostra che tali gruppi sono forti e determinati a tenere i cristiani fuori del Paese”, nota padre Nayak, aggiungendo: “I cristiani continuano a condurre un'esistenza terribile nel distretto di Kandhamal”, dove abusi e discriminazioni non cessano. (R.P.)







All the contents on this site are copyrighted ©.